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Fondo sociale Europeo, 16 milioni a sostegno dell’occupazione

Approvati dalla UE e formalizzati dalla Provincia, serviranno a contrastare le criticità del mercato del lavoro in Trentino

La Commissione Europea ha approvato nelle scorse settimane la decisione della Provincia autonoma di Trento di destinare, nel prossimo biennio (2012 - 2013), 16,60 milioni di euro a favore di chi è senza lavoro.
La decisione è stata presa sulla base delle nuove priorità, dettate dalla crisi economica, e di sostegno del mercato del lavoro.
 
Dopo il via libera di Bruxelles, la giunta provinciale ha approvato oggi all'unanimità la delibera a firma del presidente Lorenzo Dellai con cui si formalizza la destinazione dei fondi comunitari.
La destinazione di 16 milioni di euro a contrasto della disoccupazione, deliberata oggi dalla giunta provinciale su proposta del presidente Lorenzo Dellai, riguardano il Programma operativo del Fondo sociale europeo della Provincia autonoma di Trento, riferibile all'Obiettivo 2 «Competitività regionale e occupazione» per gli anni 2012-2013.
 
La decisione rientra nell'articolato disegno strategico messo in campo dall'esecutivo provinciale a contrasto della crisi economica e che a permesso, fino ad oggi, alle aziende trentine di affrontare i contraccolpi di un mercato in forte contrazione.
Nel caso della delibera di oggi, il finanziamento ammonta a 16,60 milioni di euro che saranno destinati ai disoccupati.
 
In dettaglio, tre sono le motivazioni che hanno spinto la Provincia a offrire un nuovo strumento alle persone che hanno perso il lavoro.
Innanzitutto, il mercato ha evidenziato - come ha riconosciuto la stessa Commissione europea - un ampliamento delle criticità del mercato del lavoro trentino.
 
Si tratto di una situazione che richiede specifiche politiche di carattere preventivo per evitare una vera e propria emergenza sociale.
Esiste anche la volontà - ed è la seconda ragione - del Trentino di rientrare negli obiettivi dettati dall'Agenda europea per il nuovo decennio, che comporta la modifica delle politiche delle sviluppo economico e delle politiche del lavoro del governo provinciale.
 
Infine, le risorse del Fondo sociale europeo serviranno a dare maggiore vigore alla duplice azione di «sistemizzazione» degli interventi sperimentali, attivati durante il periodo di crisi, e l'avvio dei nuovi strumenti di politica per l'occupazione e lo sviluppo delle risorse umane.

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