Gli albergatori trentini: cali del 20% nel fatturato invernale
Pesanti le ripercussioni della crisi, esasperate dalla mancanza di neve: sono necessari interventi finanziari
La stagione invernale che si è appena conclusa, per il turismo trentino è decisamente negativa.
Lo ha detto il presidente degli albergatori dell’Asat Luca Libardi, secondo il quale il settore ha perso il 20% di fatturato rispetto alla precedente stagione 2010-11, pari a circa 300 milioni di euro in meno.
Con queste premesse, si rivela che 1.500 imprese locali (pari al 35%) hanno bisogno di interventi a favore del credito per superare il difficile momento di congiuntura finanziaria.
Più della metà delle imprese avrebbe infatti chiesto proroghe dai propri istituti di credito e invocherebbe l’intervento dell’ente pubblico.
Secondo le stime fatte dall’associazione, per la Provincia si tratterebbe di attivare un ammontare creditizio di 150 milioni, che tramite gli istituti di garanzia corrisponderebbe a un’esposizione reale di poco più di 5 milioni di euro.
Il congelamento dei mutui e la proroga dei rientri dovrebbe durare , secondo gli operatori del settore, a circa 18 mesi di moratoria.
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