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Assemblea di Cassa Centrale Banca: aumentati gli impieghi

Il presidente Fracalossi: «Necessario rafforzare le partnership a tutti i livelli, anche rivisitando l’assetto azionario del Gruppo»

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La politica delle alleanze e delle partnership rivestirà un ruolo strategico nel futuro di Cassa Centrale Banca e del credito cooperativo in generale.
È quanto è emerso chiaramente stamane a Pacengo (VR), dove si è svolta l’assemblea di Cassa Centrale Banca, il Consorzio delle Casse Rurali e Bcc del Nord Est.
Nella sua relazione, il presidente Giorgio Fracalossi ha infatti parlato della necessità di rafforzare ulteriormente il ruolo del Gruppo, anche attraverso un’ulteriore valorizzazione delle partnership.
 
In primo luogo con il socio DZ BANK, ma anche con Union Investment e con le realtà coinvolte nel progetto di Bancassicurazione (Assi.cra, Assicura Friuli Venezia Giulia e Assicura Cooperazione Trentina) e con il Gruppo Assimoco che fa capo a R+V Versicherung, la compagnia di bandiera del sistema Raiffeisen tedesco con una potenzialità particolarmente interessante, giacché rappresenta uno dei primi player in Germania nel settore.
«Il Consiglio d’Amministrazione di Cassa Centrale Banca – ha detto Fracalossi (foto in alto) – sta promuovendo dei ragionamenti strategici di prospettiva anche per una rivisitazione dell’attuale assetto del Gruppo, in condivisione con le Federazioni del Nord Est, con Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige, con Mediocredito Trentino Alto Adige e con il Movimento nazionale in direzione. Si ragiona sull’attivazione di più stringenti sinergie strategico operative con Mediocredito Trentino Alto Adige e Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige.»
 
All'assemblea hanno portati i saluti il presidente della Federazione del Friuli Venezia Giulia Giuseppe Graffi Brunoro (bene il progetto «Assicura», che potrebbe raccogliere adesioni anche fuori del Nord Est), il presidente della Federazione Veneta delle Bcc Amedeo Piva, (mettere a fattor comune le collaborazioni e le buone pratiche, anche a livello internazionale), il presidente della Cooperazione Trentina Diego Schelfi (assicura è un progetto comune, la forza del Nord Est è l'unità), l'assessore provinciale alla cooperazione Franco Panizza (apprezzamento per il bilancio e per il coraggio di guardare oltre i propri confini).
 
 Lo scenario nazionale
Il presidente Fracalossi ha detto ai soci che con il Congresso di Federcasse del dicembre 2011 si è aperta una nuova stagione nei rapporti con il Movimento nazionale.
«Mettere a fattore comune le rispettive esperienze e le migliori pratiche – ha aggiunto – rappresenta la via maestra per portare dei vantaggi competitivi all’intero sistema del Credito Cooperativo nazionale. Oggi su queste basi ci si sta confrontando con molta più convinzione e determinazione, partendo da posizioni meno condizionate da pregiudizi e diffidenze. Indubbiamente anche i tempi stanno facilitando il dialogo.»
Il Credito Cooperativo ha infatti assunto una funzione anti ciclica, continuando a sostenere la clientela negli investimenti produttivi. L’esercizio di questa funzione, incardinato in un quadro macro economico sfavorevole, ha implicato però degli oneri che sono risultati maggiori rispetto al resto del sistema bancario: la maggior velocità di crescita dei crediti in sofferenza e l’appesantimento degli accantonamenti e delle svalutazioni crediti.
 
 Le minacce normative
Fracalossi ha espresso preoccupazione per alcuni recenti interventi normativi che «fanno supporre che la peculiarità del Credito Cooperativo non sia tenuta nella dovuta considerazione dal legislatore».
 
 La vicinanza di Hille (Dz Bank)
«La strada per uscire dalla crisi è ancora lunga, ma la collaborazione tra Francoforte e Trento rappresenta una grande opportunità per fronteggiare le sfide del futuro.»
Lars Hille (foto a latere), membro del consiglio di direzione di Dz Bank, socia al 25% di Cassa Centrale Banca, ha espresso apprezzamento per i risultati di bilancio dell'istituto, ed ha rilanciato la collaborazione.
«Abbiamo fiducia Nell'Italia – ha detto Hille – l'accordo con Assimoco sull'assicurazione consente alle Bcc e alle Casse Rurali di avere a disposizione prodotti primari nel ramo vita e multirischi. La crisi ha evidenziato i vantaggi di questa collaborazione. Prodotti unitari potenti e integrati rappresentano un vantaggio per la solidità, e anche un modello di successo per il futuro.»
 
 Le società del gruppo
Centrale Leasing opera in convenzione con 103 Bcc e Casse Rurali presenti non solo nel Nord Est, ma anche in Piemonte, Emilia Romagna, Marche e Toscana.
L’attività di intermediario leasing specializzato ha consentito di portare nei tre anni di attività 200 milioni di euro al sistema. Con il bilancio 2011 questa società ha raggiunto il break-even- point.
Centrale Corporate, già in utile nel primo anno di attività, ha confermato un risultato positivo anche nel 2011. Grazie ad essa le Bcc e Casse Rurali possono approcciare operazioni di finanza straordinaria di elevati standing e complessità.
La ricerca sul mercato di operatori finanziari con i quali condividere le operazioni strutturate, fedeli alla logica della ripartizione del rischio e della copertura del fabbisogno finanziario, consente alle banche di operare con una fascia di clientela molto sofisticata che richiede operazioni particolarmente articolate ed impegnative.
 
 I numeri di Cassa Centrale Banca
L'assemblea, presente con il 99,13% del capitale rappresentato, ha approvato all'unanimità il bilancio. Il direttore generale Mario Sartori (foto in basso) ha illustrato i dati di bilancio. Il patrimonio netto ha superato i 195 milioni, il patrimonio di vigilanza i 162.
L’istituto ha maturato un buon rapporto tra il patrimonio di base e le attività di rischio (il così detto Tier 1 ratio), pari al 14,45%. L’eccedenza patrimoniale, pari a 52 milioni di euro, ha raggiunto il 28,4% del patrimonio di vigilanza.
 
L’utile netto ha toccato quota 8,2 milioni di euro, il 10,9% in più del 2010, senza tener conto delle poste straordinarie del bilancio 2010. Il totale della raccolta è stato pari a 5,1 miliardi (+2,8 mld). I titoli di proprietà ammontano a 1.083 milioni (+506 mln), i titoli di terzi in deposito a 19,8 miliardi (+3,3 mld).
Cassa Centrale Banca, è riuscita a mantenere il rapporto costi/ricavi su di un valore molto positivo a testimonianza di come, pur in un contesto di crescita delle attività nei vari settori, sia sempre prioritaria l’attenzione sul corretto governo dei costi.
 
Dal punto di vista dell’operatività, nel 2011 l’attività svolta da Cassa Centrale Banca è stata particolarmente significativa nel supporto alle Casse Rurali e Bcc nelle operazioni di finanziamento presso la Banca Centrale Europea che, come noto, hanno consentito anche al sistema del credito cooperativo di rispondere ai bisogni di liquidità, per garantire operatività e credito a famiglie e imprese.
 
 Il Gruppo Cassa Centrale Banca
La Capogruppo è Centrale Finanziaria del Nord Est il cui capitale sociale è quasi interamente detenuto dalle Casse Rurali Trentine, dalle Banche di Credito Cooperativo del Veneto, dalle Banche di Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia e dai principali Consorzi di secondo grado della Cooperazione Trentina.
Centrale Finanziaria del Nord Est controlla il 70% del capitale di Cassa Centrale Banca. Il restante fa capo per il 25% a DZ BANK di Francoforte (la Banca di secondo livello delle Raiffeisen e Popolari tedesche) e per il 5% ai Soci privilegiati, fra i quali la Provincia Autonoma di Trento e la locale Camera di Commercio.
Oltre a Cassa Centrale Banca, fanno parte del Gruppo anche Centrale Leasing Nord Est con sede a Padova che opera quale intermediario specializzato nel settore del leasing e Centrale Corporate, società che assiste le CR-BCC nella consulenza alle imprese nel settore della finanza straordinaria d’impresa.
 

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