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Le prossime «Lizard» progettate dagli studenti del «Vittoria»

Percorso e prodotti presentati all’«Aicad» (titolare del marchio Lizard) agli assessori Dalmaso e Olivi e al presidente degli Artigiani

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Studenti, insegnanti e dirigente scolastico dell’Istituto delle Arti di Trento e Rovereto, hanno presentato in tarda mattinata i risultati di un interessante percorso di collaborazione Scuola e Impresa con la realizzazione di cinque modelli di sandali progettati e realizzati con creatività e che potrebbero finire nella produzione del marchio internazionale «Lizard».
Nella sede dell’«Aicad», accanto agli studenti, il responsabile dell’industria trentina della calzatura, Luca Pedrotti e il manager Luca Frioli.
 
Apprezzamenti all’iniziativa sono giunti dagli assessori provinciali Marta Dalmaso e Alessandro Olivi, dal Presidente dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Trento, Roberto De Laurentis, e dal dirigente scolastico Silvio Cattani.
Entusiasmo, apprezzamento per la passione e la creatività degli studenti e degli insegnanti che hanno partecipato al progetto, grande disponibilità a sostenere e rilanciare nuove iniziative di collaborazione tra scuola e impresa, ma anche «piedi per terra» (non è un modo di dire), richiamo alle difficoltà del momento ed a quelle di sempre per i giovani nell’individuare e costruirsi un percorso lavorativo «vincente».
 
Questi concetti ripresi nei vari interventi presso la sede della ditta Aicad in via Valsugana a Trento, dove gli studenti e gli insegnanti dell’Istituto l’Istituto delle Arti di Trento e Rovereto e, nello specifico, della classe 5ªA del corso di Design dell’Istituto d’Arte A.Vittoria di Trento hanno illustrato il percorso di collaborazione Scuola/Impresa non su basi teoriche, ma con tanto di proposta dall’impresa, consegna di un progetto di ideazione e costruzione di alcuni modelli di sandali che, fattie salve le opportune valutazioni commerciali, potrebbero finire in produzione nel marchio Lizard nel 2014.
 
Luca Pedrotti, titolare dell’impresa calzaturiera, ha ricordato di essere stato pure lui uno studente dell’Istituto d’arte, ma la molla che l’ha spinto a buttarsi senza riserve in questa impresa è stata la convinzione che ancora oggi nella scuola si faccia troppa teoria e meno pratica.
«Bravi ragazzi, bravi professori… ma non enfatizziamo troppo, sedendoci sugli allori, perché in competizione c’è la Cina che può davvero farci le scarpe!»
 
I due insegnanti, Claudio Dellai e Floriana Rizzi hanno presentato il progetto, ripreso e commentato nel dettaglio poi da Nicola Usai, uno dei cinque studenti fresco di diploma di maturità col massimo dei voti (gli altri, tutti della classe Quinta A della sezione Design: Anna Beber, Samantha Postal, Elettra Vialli, Stefania Zanetti).
 
«Qui si tocca con mano una realtà di collaborazione scuola e impresa che sarebbe bene moltiplicare, – ha detto l’assessore all’istruzione, Marta Dalmaso. – È vero che la scuola ha sofferto un po’ troppo la lontananza del mondo del lavoro, ma oggi le cose stanno cambiando ed i ragazzi escono più attrezzati a costruirsi la propria strada nella società. Giusto l’orgoglio degli studenti, dei docenti e di tutta la scuola coinvolta.»
 
«La scuola incontra la manifattura – ha aggiunto l’assessore all’Industria Artigianato e Commercio, Alessandro Olivi. – Certo, siamo in un momento di sofferenza particolare per la crisi, ma noi vogliamo continuare a puntare sulla qualità, senza i falsi miti che si produce meglio altrove: qui c’è l’humus giusto, ci sono queste imprese, queste scuole e tutto ciò che fa da contorno, come la ricerca e l’università. Qualità ed eccellenza, gli obiettivi.»
 
Convinto che questa sia la strada giusta, la collaborazione sempre più stretta dell’impresa con la scuola, anche il Presidente dell’ Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Trento, Roberto De Laurentis, che ha voluto ricordare agli studenti anche le due parole che «si nascondono» dentro quella di «Artigiani»: Ars e Genius.
«Prima viene l’artigiano – ha ricordato, – ma poi ci vuole passione e scommessa con se stessi. In questa esperienza c’è tutto, anche uno spezzone del mondo italiano.
«Ragazzi – ha concluso – impegnatevi e non vi scoraggiate se i risultati non sono immediati, pensate alla colonna sonora del Laureato che è rimasta chiusa nove anni nel cassetto, prima di diventare un successo mondiale.»
 
Silvio Cattani, dirigente scolastico dell’Istituto delle Arti di Trento e Rovereto, oltre ai ringraziamenti di rito a tutti i protagonisti, ha rilanciato invitanDo politici e mondo delle imprese a credere nella scuola e in questo istituto dell’arte in particolare.

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