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Riunione del Comitato Tecnico del Credito

La Provincia immette 10 milioni di euro per mobilitare 150 milioni di credito

La situazione generale della finanza d'impresa in Trentino è stata al centro dell'incontro odierno del «Comitato tecnico del credito» istituito fra Provincia, Banche e Confidi.
I componenti del Comitato hanno individuato gli interventi da attivare in collaborazione tra l’Amministrazione provinciale (con il supporto di Cassa del Trentino e Trentino Sviluppo), gli Istituti di credito trentini e i Confidi per favorire l’accesso al credito, la liquidità delle imprese e la ripresa degli investimenti.
 
Dal presidente Dellai, la conferma dell'impegno della Giunta provinciale ad intervenire tempestivamente secondo le proposte oggi messe a fuoco.
L’attuale situazione di profonda crisi in cui versa l’economia internazionale e che colpisce anche il tessuto imprenditoriale trentino ha avuto effetti sul fronte finanziario, riducendo i margini di liquidità a disposizione delle imprese, anche in conseguenza di un inasprimento delle condizioni di accesso al credito.
 
D’altra parte, le imprese che hanno portato a compimento investimenti in questi ultimi anni hanno dovuto scontare margini economici significativamente inferiori a quanto stimato all’avvio degli investimenti stessi: in molti casi, le imprese pur avendo profondamente innovato o migliorato la propria offerta di prodotti o di servizi attraverso rilevanti investimenti, non godono di flussi sufficienti a garantire la copertura delle fonti finanziarie.
Tali criticità, aggravate dalla fase di recessione che attraversa la nostra economia, hanno determinato situazioni problematiche anche con riguardo al capitale circolante.
 
Per fare fronte a tale preoccupante situazione, la Giunta provinciale ha richiesto uno specifico approfondimento al Comitato tecnico del credito per definire gli opportuni interventi.
Il Comitato tecnico del credito ha individuato alcuni strumenti da attivare in tempi brevi, primo dei quali il potenziamento dei Fondi rischi esistenti presso i Confidi.
 
L’incremento sarà destinato ai finanziamenti garantiti con il sistema della «cappatura», che prevedono un fondo monetario – CAP – che rappresenta il massimale delle eventuali perdite che andranno risarcite, calcolato in percentuale del totale dei finanziamenti.
L’incremento, in ragione del 6,5% dei finanziamenti stessi, porterà l’entità del fondo al 10% del finanziato.
 
La spesa stimata a carico della Provincia per tale incremento è pari a circa € 10 milioni che consentirà di mobilitare € 150 milioni di credito con relative nuove garanzie.
La seconda misura individuata riguarda la promozione di interventi di lease back (acquisto dell’immobile aziendale e contestuale disponibilità dello stesso all’azienda a fronte del pagamento di un canone annuale e del riscatto finale) per fornire la liquidità necessaria alle imprese per finanziare nuovi investimenti, oltrechè per coprire, almeno parzialmente, esigenze di incremento del capitale circolante.
 
La proposta è innovativa perché prevede che l’operazione sopra descritta venga perfezionata da società di leasing (e non da Trentino Sviluppo come in precedenza), quindi con finanza privata.
I Confidi a loro volta garantiranno il 50% del canone leasing nel mentre Trentino Sviluppo potrà accompagnare le operazioni al fine della positiva definizione delle stesse.
 
L’attivazione di questo strumento richiede la costituzione di uno specifico fondo da parte della Provincia da destinare ai Confidi.
Per accedere allo strumento si rende necessario che le imprese presentino conti tendenzialmente in equilibrio per sostenere progetti di sviluppo.
 
Per effettuare operazioni di leaseback pari ad € 80 milioni, importo risultante da una analisi preliminare sull’effettivo fabbisogno, l’importo da destinare ai Confidi viene quantificato in € 4 milioni.
Sarà valutata, infine, l’opportunità di adottare strumenti che consentano la riduzione dell’onerosità delle garanzie prestate dai Confidi.
 
All’incontro erano presenti, fra gli altri, i dirigenti provinciali: Dalmonego, Spagni, Nicoletti e Moser; Bertoli per Cassa del Trentino; per le banche: Bagozzi (Cassa Centrale), Calabrò e Cristoforetti (BTB), Carazzai e Inama (UniCredit), Scarpa e Pellizzari (Mediocredito TAA); per i Confidi: Anzelini (Confidimpresa Trentino), Nardelli (Cooperativa Artigiana di Garanzia), Grassi (Cooperfidi); per le altre società provinciali: Ramus (Tecnofin Trentina); Laner e Robol (Trentino Sviluppo).
Le proposte emerse dal Tavolo tecnico saranno ora sottoposte alle decisioni di competenza della Giunta provinciale.
 
Il presidente della Provincia Autonoma di Trento Lorenzo Dellai ha però già assicurato che la Giunta provinciale si impegnerà anche in questo caso ad intervenire tempestivamente sulla linea delle proposte formulate dal Tavolo.

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