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Pama: investimento e nuova occupazione?

Sottoscritta una procedura negoziale fra la Provincia e la società di Rovereto, condivisa anche dai sindacati di categoria

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Firmato oggi, presso la sede del Dipartimento industria e artigianato, dall'assessore provinciale all'industria Alessandro Olivi e dall'amministratore delegato della Pama spa di Rovereto Ettore Batisti un accordo per un'iniziativa di procedura negoziale; presenti anche le rappresentanze sindacali, la Fiom Cgil con Michele Guarda, la Fim Cisl con Anna Damiano e la Uilm Uiltn con Luciano Atanasio, che hanno condiviso l'accordo.
In base a quanto sottoscritto, la società roveretana si è impegnata a incrementare il livello occupazionale di 20 unità nell'arco dei prossimi due anni, nonché a mantenere la sede legale, commerciale e produttiva in Trentino per almeno dieci anni dalla data di ultimazione del progetto. 
Di contro la Provincia ha concesso un contributo a fondo perduto di 1.200.440,50 euro sulla spesa ammessa a finanziamento, da destinare ai due progetti, l'uno di ricerca, l'altro per la costruzione di un nuovo capannone adiacente alla sede attuale dell'azienda.
 
«L'accordo che abbiamo sottoscritto oggi - ha commentato l'assessore Alessandro Olivi - assume rilevanza fondamentale per tre ordini di ragioni. Siamo infatti in presenza di un'azienda che continua ad investire in ricerca, sviluppo e innovazione da un lato e crescita della sua struttura dimensionale dall'altro, innovazione e crescita che sono peraltro anche due priorità della nostra riforma. Al secondo posto va detto che questi investimenti, proprio in quanto sono agevolati dalla Provincia autonoma di Trento, producono consolidamento e crescita prospettica dell'occupazione, ciò significa che gli incentivi provinciali producono l'effetto di aumentare le ricadute sociali sul territorio, basti pensare all'incremento dei livelli occupazionali. Infine, il terzo valore è compreso in questo accordo a tre, condiviso fra Provincia, azienda e sindacati di categoria, un modello avanzato di relazioni industriali unico in Italia, che favorisce la corresponsabilità nella decisione e nella selezione dei progetti di investimento e, soprattutto, consente di coinvolgere le parti sociali in questo difficile momento.»
 
Pama è anche un'eccellenza nel settore della meccatronica.
«Questo rafforza il progetto della Provincia di creare un centro di competenza su questa filiera - ha concluso l'assessore Olivi -. Attraverso l'accordo si sviluppa ulteriormente un'azienda che è un'eccellenza assoluta nel campo della meccatronica e questo va nella direzione di rendere ancora più credibile il progetto che la Provincia ha ormai avviato, ovvero di creare, proprio nell'area di Rovereto, un centro di eccellenza sulla meccatronica, progetto che non può prescindere dalla presenza sul territorio di imprese che già rappresentano punte di qualità.»
 
L'amministratore delegato Ettore Batisti ha quindi confermato gli impegni sottoscritti e ha presentato la realtà aziendale.
«Abbiamo investito molto negli ultimi anni, fino a 5 milioni all'anno, al punto che siamo passati da 20 milioni di fatturato agli attuali 140: oggi siamo i leader mondiali per macchine utensili, esportiamo al di fuori dell'Europa oltre il 90% della nostra produzione e siamo presenti in tutti i mercati del mondo. Qui a Rovereto produciamo le macchine di dimensioni maggiori, infatti oggetto di questo accordo è anche l'ampliamento di un nostro capannone, con altezze e profondità notevoli per assicurare la perfezione nell'assemblaggio delle macchine.»
 
L'azienda investe poi in formazione.
«Negli ultimi cinque anni abbiamo assunto cento giovani provenienti dalle scuole professioni locali, che abbiamo formato e qualificato internamente in base alle esigenze della nostra particolare produzione.»
 
In totale nella società Pama vi sono circa 500 lavoratori, di cui 326 nello stabilimento di Rovereto.
La «procedura negoziale» è prevista dalla legge provinciale 6/1999 per domande di importo superiore a 2,5 milioni di euro, per le quali si individua una ipotesi di accordo presso il Dipartimento provinciale competente che comprende determinati vincoli ai quali il richiedente deve sottostare, che sono di tipo occupazionale, energetici, finanziari, legati alla sostenibilità ambientale, alle scelte di fornitori di prossimità ('chilometri zero') e così via.
 
L'accordo firmato oggi fra l'assessore provinciale all'industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi e l'amministratore delegato della Pama spa di Rovereto Ettore Batisti, riguarda due progetti: il primo, della durata di 36 mesi, prevede la realizzazione di un prototipo di macchina utensile a portale fisso per fresature e rettifica, il secondo è relativo alla costruzione di un nuovo capannone per assemblaggio delle macchine utensili industriali prodotte dalla Pama spa.
Per il primo, a fronte di una spesa prevista di 3.197.562 euro, la spesa ammessa è stata di 2.714.270 euro, con un contributo determinato in 1.000.440,50 euro.
 
Per la costruzione di un nuovo capannone, a fronte di una spesa prevista di 7.414.895,85 euro, la spesa ammessa è stata di 4.218.866,35 euro per un contributo a fondo perduto pari a 200.000 euro in regime «de minimis».
In base all'accordo di procedura negoziale, la Pama di Rovereto si è impegnata ad aumentare il livello occupazionale dalle attuali 326 unità fino a 346 dipendenti entro il 2014 e a mantenere questo piano occupazionale per i tre anni successivi, ovvero fino al 2017.
 
Inoltre si è impegnata a mantenere la sede legale, commerciale e produttiva in Trentino per un periodo concordato di dieci anni dalla data di ultimazione del progetto complessivo, ovvero dal 2014, nonché a non cedere a terzi i risultati della ricerca e delle invenzioni industriali.
 Sono previste inoltre verifiche in corso d'opera: nel corso del primo anno successivo alla sottoscrizione dell'accordo, l'azienda, il sindacato e la Provincia autonoma di Trento si incontreranno per analizzare lo stato di avanzamento del progetto e del piano industriale.

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