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Ammortizzatori sociali, in arrivo la norma di attuazione

Ma cosa singifica per la Provincia autonoma di Trento questa competenza?

Il presidente della Commissione dei 12 Mario Malossini ha ricevuto stamani comunicazione del «via libera» espresso dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali in merito allo schema di norma di attuazione sulla delega alla Provincia in materia di cassa integrazione guadagni, disoccupazione e mobilità, in attuazione di quanto previsto dall'Accordo di Milano del 2009.
Il parere favorevole del Ministero conferma l'impegno, ribadito ieri nella sua visita al Trentino dal ministro Elsa Fornero, a concludere in tempi brevi l'iter di approvazione della nuova norma.
Malossini, d'intesa con il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, e verificata la disponibilità dei commissari, ha convocato la Commissione già per dopodomani, giovedì 22, per l'esame e l'approvazione finale del testo che sarà poi inoltrato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
 
Va precisato che la prassi è ancora lunga prima di arrivare a una normativa che consenta alla Provincia autonoma di Trento di gestire gli ammortizzatori sociali con i propri mezzi e secondo le proprie volontà.
Non appena la Commissione dei Dodici raggiungerà l’accordo formale, il testo andrà al Consiglio dei Ministri che dovrà a sua volta approvare la norma di attuazione.
Non appena superato anche questo e passati i termini di legge affinché la norma divenga esecutiva, la Giunta provinciale dovrà predisporre un Disegno di legge e depositarlo in Consiglio provinciale per l’approvazione.
Difficile dunque che questa legislatura possa approvare la legge, anche se la colpa è da attribuire ai ritardi dello Stato, che ha perso più di due anni prima di assumere una decisione già assodata con l’Accordo di Milano.
 
Altro aspetto da prendere in considerazione è l’impegno finanziario che la legge, una volta divenuta tale, richiederà per renderla operativa.
Al momento la Provincia gestisce i fondi dell’INPS in partita di giro, a vantaggio comunque degli aventi diritto perché i tempi provinciali sono molto più brevi di quelli statali.
Inoltre la Provincia finanzia già adesso di tasca sua altri particolari interventi tramite l’Agenzia del lavoro, per un impegno annuale di circa 30 milioni di euro all’anno.
Quanto vorrà destinare agli ammortizzatori sociali dopo l’approvazione della legge provinciale che ratificherà la norma di attuazione, dipenderà dallo stato delle casse provinciali e dalla volontà politica di chi si troverà in Giunta provinciale dopo Dellai.
Se, ad esempio, quei 30 milioni dovessero diventare 50, quei 20 in più andranno a decurtazione di altri capitoli di spesa.

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