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Così la Fly «attraversa» la crisi: 120 dipendenti entro il 2016

Firmato dall'azienda, sindacati e Provincia un accordo negoziale per un progetto di investimento

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Centoventi dipendenti, molti dei quali laureati e diplomati, altri presi dalle liste di mobilità: questo il livello occupazionale che la Fly spa di Grigno assicura di voler raggiungere entro la fine del 2016.
Quello della Fly, una delle aziende più innovative tra quelle che operano in Trentino, in particolare nel distretto della meccatronica, e sulle quali la Provincia ha scommesso, è uno degli impegni contenuti nell'accordo negoziale sottoscritto oggi dal vice presidente della Fly spa Toni Spezzapria, dall'assessore all'industria Alessandro Olivi, dai rappresentanti sindacali della Fiom Cgil Manuela Terragnolo e della Fim Cisl Luciano Remorini, e dai rappresentanti della Rsu.

Oggetto dell'accordo un progetto di acquisto di una serie di macchinari ad alta tecnologia ed automatizzati quali impianti a raggi x e centri di lavoro a controllo numerico per la produzione che troveranno collocazione nei nuovi capannoni industriali che la Fly sta realizzando a Grigno.
L'intervento rappresenta una delle fasi di sviluppo dell’insediamento produttivo di Fly spa a Grigno, in Valsugana, nuova realtà industriale, di recente costituzione (dicembre 2007), che opera nel settore meccanico della progettazione e lavorazione di componenti in leghe metalliche per impieghi strutturali nell’industria aeronautica e aerospaziale.

L'investimento complessivo, sul quale l'azienda ha presentato alla Provincia domanda di agevolazione, è pari a 24,9 milioni di euro.
Il contributo per investimenti fissi a valere sulla legge 6/1999 concesso dalla Provincia è del 15 %, pari a circa 3.700.000 euro.

Il piano occupazionale prevede nuove assunzioni di lavoratori fino ad arrivare a 120 unità lavorative, con questi step: 40 a fine 2012, 65 a fine 2013, 80 a fine 2014, 105 a fine 2015, 120 entro la fine del 2016.
Molti di questi lavoratori saranno presi dalle liste territoriali di mobilità extraaziendale della Bassa Valsugana e Tesino e della Alta Valsugana.

Nel proprio piano strategico, l'azienda di Grigno ha inserito anche una richiesta d'intervento agli enti per realizzazione di un servizio di mensa interaziendale e di un parcheggio pubblico per auto e mezzi di trasporto a servizio dell'area industriale di Grigno.
Soddisfazione per la sottoscrizione dell'accordo - che si aggiunge ad altri accordi per iniziative a procedura negoziale sottoscritti nei mesi scorsi - è stata espressa dopo la firma dall'assessore Olivi.
«Si tratta di una azienda che, sia pure avviata da poco tempo, è riuscita a decollare e ad avviare una produzione particolare e con criteri innovativi, sia per le lavorazioni sia per il settore cui rivolge i propri prodotti e che ha già assunto 34 dipendenti, 11 dei quali provenienti dalla liste di mobilità della Bassa e Alta Valsugana, e che prevede una occupazione entro il 2016 di 120 lavoratori, figure professionali altamente qualificate, laureati e diplomati, ma anche lavoratori provenienti da altre aziende in crisi della valle. Per la Provincia si tratta oltre modo di uno stimolo, giacchè la riassunzione di lavoratori espulsi dal processo produttivo di altre aziende comporta la necessità di promuovere nuovi percorsi di formazione per questi stessi lavoratori.»
«Proprio perchè opera nella filiera della meccanica di precisione, l'azienda va ad irrobustire con i nuovi investimenti il distretto della meccatronica, dove già operano altre eccellenze industriali, intercettando una domanda di lavoro qualificata.»

Per l’occupazione la FLY ha per altro avviato anche una serie di contatti con le scuole professionali della zona, l'Enaip in particolare, e con l’Università di Trento – Facoltà di ingegneria.
L’accordo firmato oggi prevede alcuni altri impegni di carattere finanziario, tecnico ed amministrativo che completano la struttura della procedura negoziale stessa.

Si tratta, in particolare, di un programma di sviluppo ed innovazione, condiviso dal sindacato e dall’impresa che impegna l’azienda a continuare ad operare in Valsugana (fino ad almeno il 2026), a migliorare le proprie produzioni e ad inaugurare una stagione di crescita e sviluppo con ricadute significative per l’intera zona.
«L’inserimento in questa realtà aziendale di professionalità preparate e giovani - ha concluso l'assessore Olivi -, appassionate a sviluppare e studiare nuovi progetti ed applicazioni produttive con il coinvolgimento dell’Università in un settore certamente nuovo per il patrimonio produttivo trentino diventa via via un’esperienza di crescita non solo per gli stessi protagonisti ma anche per la comunità.»

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