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Altri 1,8 milioni a sostegno del potere d’acquisto delle famiglie

Si vanno ad aggiungere a 15 milioni di euro già stanziati a favore di 26.500 famiglie

A partire dal primo luglio scorso erano già stati messi 15 milioni di euro a disposizione delle famiglie trentine che hanno avuto una diminuzione di reddito a causa dell'alto costo della vita e delle imposizioni fiscali: importi regolati dal sistema Icef e che variano da un minimo di 150 euro ad un massimo di mille euro.
Quel nuovo importante tracciato per le politiche di sostegno al potere di acquisto dei nuclei familiari trova oggi un ulteriore passaggio: la Giunta provinciale ha infatti dato via libera alla proposta dell'assessore alla sanità e politiche sociali, Ugo Rossi, di una ulteriore assegnazione di un milione e 800 mila euro - all'Apapi, l'Agenzia provinciale per l'Assistenza e la previdenza integrativa - e destinato a famiglie che non siano già beneficiarie del reddito di garanzia.
 
Il provvedimento odierno è figlio della disposizione attuativa dell'articolo 1 della legge provinciale dello scorso 16 maggio che riguarda appunto gli interventi a sostegno delle famiglie.
Si tratta di un  provvedimento che interessa 26.500 nuclei familiari che prevede  tre quote di sostegno.
 
La prima è legata al contrasto delle dinamiche di aumento dei prezzi, va da un minimo di 150 euro ad un massimo di 738 euro a seconda della situazione redittuale e patrimoniale della famiglia.
Una seconda voce legata all'impatto delle politiche fiscali nazionali, fino ad un massimo di 350 euro, è graduata a seconda della proprietà di prima casa di abitazione e dunque è rivolta a chi è tenuto al pagamento dell'IMU.
 
Infine un sostegno «nascita figli»: prevede una quota fissa di 200 euro in caso di nascita di un figlio e di 300 euro per la nascita di più di un figlio nell'anno precedente alla domanda.
L'importo massimo complessivo erogabile per una famiglia non può  superare i mille euro.
«Avevamo detto che nessuno sarebbe stato lasciato solo in questo momento di difficoltà economica - sottolinea l'assessore Rossi - e quindi accanto alle altre disposizioni strutturali messe in campo in questi anni, a partire dal reddito di garanzia, aggiungiamo oggi, alla misura una tantum, una ulteriore significativa assegnazione, con la quale ribadiamo il segnale importante per il sostegno delle nostre famiglie e delle nostre comunità.»

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