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Fondo Unico Territoriale: 200 milioni di risorse per il territorio

L'assessore Gilmozzi: «Passaggio importante per l'edilizia, via libera immediato per progetti pari a 125 milioni»

Tre settimane fa la Giunta aveva discusso le direttive attuative del Fondo Unico territoriale, ieri il Consiglio delle Autonomie ha espresso il parere favorevole alle modalità di attuazione ed oggi la Giunta provinciale - accogliendo la deliberazione di Mauro Gilmozzi, assessore all'urbanistica, enti locali e personale - ha dato il via libera definitivo.

«Un passaggio importante – ricorda l'assessore Gilmozzi – che permette di avviare la fase realizzativa degli interventi e che rappresenta, specie per il settore dell'edilizia, una significativa iniezione di risorse, e dunque di lavoro e fiducia, in un contesto non facile.
«Basti pensare che l'ammontare complessivo delle opere comprese nei piani del Fondo Unico Territoriale è pari a circa 200 milioni di spesa ammessa, corrispondenti a 172 milioni di finanziamento dal bilancio provinciale. Gli interventi che possono da subito procedere con le ulteriori fasi di progettazione corrispondono a 125 milioni di euro.»
 
Nel nostro piccolo, anche noi avevamo invocato un poderoso intervento di questo genere. Due settimane fa, il nostro Alberto Pattini, dall’alto del suo «Occhio sulla città», aveva ricordato che la «crisi economica dell’edilizia la si combatte attaccando» (vedi).
E proprio ieri abbiamo pubblicato la sintesi dell’ultimo trimestre 2012 (vedi), in cui i settori estrattivo e delle costruzioni restavano praticamente a terra.
Un grande giorno oggi dunque, che speriamo l’attacco possa significare davvero l’abbrivio verso una piccola ripresa.
 
La deliberazione odierna individua le modalità operative, contabili e gestionali che completano il quadro attuativo. Le strutture provinciali competenti hanno già valutato tecnicamente i progetti presentati e per il 75% circa è già possibile procedere alle successive fasi realizzative o perché il parere è direttamente positivo, nel 38,5% dei casi, o perché si prevedono prescrizioni.
Solo per il 25% il parere è sospensivo e vi è quindi necessità di una ulteriore revisione dei progetti, che peraltro verrà fatta in tempi brevi.
 
«L'approvazione delle direttive – ha precisato l'assessore Gilmozzi – rappresenta un passaggio chiave nel nuovo modello di programmazione degli investimenti, condiviso a livello territoriale. Ne risulta rafforzato anche il ruolo dei Comuni che hanno l'opportunità, attraverso il necessario coordinamento cui sono chiamati, di programmare la progettazione, i tempi e le modalità d'appalto delle opere.
«La logica della gestione associata delle procedure d'appalto prevede infatti l'attivazione di modalità di cooperazione tra i Comuni. Così se le Comunità coordineranno la parte amministrativa e finanziaria, saranno invece proprio i Comuni gli attori protagonisti di tutta la dinamica progettuale.»

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