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Come i Millennials stanno cambiando il mercato immobiliare

La tecnologia influenza fortemente il loro processo decisionale nell'acquisto di case

Per molte persone, la ripresa economica è stata abbastanza positiva e tra i cosiddetti Millennials (ovvero coloro nati tra il 1981 e il 1996), c'è stata un'impennata nell'acquisto di case rispetto al passato (ricerca condotta da Fannie Mae sui mercati azionari – fonte).
In particolare, quelli con un'età compresa tra i 20 e i 30 anni guidano la carica, con percentuali sull'acquisto di case, superiori di due o quattro volte rispetto ad altri gruppi di età, secondo alcune ricerche.
Sempre secondo la stessa ricerca, i Millennials all'inizio della loro carriera lavorativa, entrano in case in affitto, per poi passare ad acquistare casa, non appena la loro situazione lavorativa si stabilizza.
Inoltre, nei prossimi cinque anni, ci dovremmo aspettare un'ulteriore impennata negli acquisti di case da parte di questi giovani cresciuti.
In questo caso, ci si aspetta che il mercato azionario delle case, subisca una forte impennata.
I Millennials che stanno entrando nel mercato immobiliare e lo fanno in modo differente da quello che succedeva con le precedenti generazioni.
 
La tecnologia ha fortemente influenzato il processo decisionale dei Millennials nell'acquisto delle case
I Millennials sono fortemente «connessi» ai loro dispositivi tecnologici e, per questo gruppo, la tecnologia gioca un ruolo centrale nell'acquisto della casa.
Secondo un report dello scorso anno della National Association of Realtors (fonte NAR), che monitora anche l’andamento del Nasdaq 100, un indice del mercato azionario composto da 103 titoli azionari emessi da 100 delle maggiori società non finanziarie quotate al NASDAQ, il 99% dei Millennials cerca online:
• informazioni sulle case da acquistare
• informazioni per l’ottenimento dei mutui
 
Rispetto ai Baby Boomers, il 58% dei Millennials che desiderano acquistare casa, lo fanno direttamente dai loro dispositivi. Ciò influenza direttamente il modo in cui agenti immobiliari e intermediari, si avvicinano al loro ruolo nel processo di vendita.
I Millennials si differenziano anche dalle generazioni precedenti in termini di utilizzo della tecnologia per comunicare con gli agenti immobiliari. Preferiscono che la maggior parte delle comunicazioni avvenga tramite messaggi di testo. In questo modo, pianificano appuntamenti e fanno domande, mentre le telefonate vere e proprie, vengono riservate a preoccupazioni più urgenti o pressanti.
La messaggistica rappresenta la linea di comunicazione più immediata.
 
Gli agenti immobiliari, si stanno adeguando a tutto questo, comunicando attraverso dispositivi elettronici, che per la loro generazione, erano assolutamente futuristici e indecifrabili.
Il 94% utilizza la posta elettronica, mentre un 36% usa le chat per comunicare con i clienti.
Un altro cambiamento, è avvenuto nel modo in cui gli agenti elencano le case.
I Millennials hanno spinto agenti e broker, ad elencare le case aggiungendo alle classiche foto anche video standard e trasmissioni in live streaming.
I video offrono al potenziale cliente una visione più ampia della proprietà, della comunicazione delle stanze e della posizione di ognuna di essa.
 
I Millennials esprimono preferenze specifiche per le case
I Millennials vogliono acquistare casa, ma non vogliono semplicemente una casa qualsiasi. Secondo un articolo presente sul sito Realtor Magazine, il 47% dei proprietari di casa nati tra il 1981 e il 1996, preferiscono le periferie alla grande città o alle zone rurali.
Inoltre, sempre più persone, vendono la loro casa iniziale, per passare ad una casa più grande entro pochi anni dalla «prima casa».
Un terzo dei Millennials che ha acquistato casa nella prima metà di questo 2018, ha speso circa 250 mila euro, un aumento vertiginoso, se si pensa che la prima casa si acquista in genere per circa 150 mila euro. 
 
Il mercato azionario degli affitti, ha spinto i Millennials a prendere casa più verso la periferia. Secondo alcuni dati molto recenti, si parla di giugno 2018, i prezzi degli affitti sono aumentati nella maggior parte delle città italiane mese dopo mese.
Questo a sottolineare gli sforzi fatti per la riqualificazione di molte città.
Tuttavia, anche se questo significa città meglio percorribili durante le ore «più calde», attraversando strade ben mantenute, locali e ristoranti, i Millennials si sono spinti verso le zone periferiche, per risparmiare qualche soldo in più, almeno inizialmente.
Allo stesso tempo, i redditi dei Millennials stanno aumentando. Per cui, dopo qualche anno, si spostano poi in case più grandi e costose.
 
Per concludere 
I Millennials stanno lasciando un'impronta significativa nel mercato immobiliare e potrebbero esserci altre evoluzioni, dato che nel frattempo, sta arrivando una nuova generazione di acquirenti: la Generazione Z – ovvero tutti quei ragazzi nati tra la fine degli anni ’90 e il 2010, una generazione 100% digitale.
Concentrarsi sugli impatti positivi creati dai Millennials è la chiave per mantenere questa evoluzione in prospettiva.
Un'enfasi sulla tecnologia, ad esempio, può comportare un processo di acquisto snello ed efficiente.
E i Millennials che si trasferiscono in periferia, potrebbero aiutare a bilanciare gli effetti dell'aumento dei prezzi delle abitazioni nelle aree urbane.

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