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Dalla Camera di Commercio: «L’Italia che funziona»

Le riforme e gli strumenti a sostegno delle imprese: il roadshow delle iniziative messe in campo dal governo a favore del mondo economico ha fatto tappa a Trento

«Ogni imprenditore spende in un anno cento giorni per gli adempimenti burocratici.»
Ha esordito così il Sottosegretario di Stato del Ministero degli affari esteri Manlio Di Stefano aprendo la tappa trentina del “roadshow”: «L’Italia che funziona; riforme e strumenti a sostegno delle imprese.»
 
Nel corso del suo intervento, Di Stefano ha ricordato le iniziative assunte dal Governo a favore del mondo produttivo, fra cui l’avvio del taglio progressivo dell’Ires (dal 24 al 22,5% quest’anno per arrivare al 20% in tre anni) e la mini flat tax (aliquota unica al 15%) per le aziende con ricavi o compensi fino a 100mila Euro.
Per l’export ha richiamato il ruolo della cabina di regia costituita da Farnesina, ICE, SACE e SIMEST che coordina gli sforzi della diplomazia economica sui mercati esteri.
 
Secondo un’indagine di Prometeia del 2016 addirittura l’1% del Pil italiano sarebbe frutto di tale impegno con una ricaduta sul territorio nazionale stimabile in 238 mila occupati.
In questo senso va inteso il programma di promozione del made in Italy oltre confine che fra il 2017 e il 2020 prevede più di 22mila eventi.
«Spesso – ha concluso il Sottosegretario – c’è un deficit di informazione sulle iniziative messe in atto dalle istituzioni a sostegno delle imprese. È un gap che incontri come quello di oggi si propongono di colmare.»
 
Il Presidente della Camera di Commercio di Trento, Giovanni Bort, nel passare in rassegna i principali dati economici fatti registrare dalle imprese trentine nel 2018 (fatturato + 5,1%; export + 6,4% sul 2017) ha auspicato che «le occasioni di confronto come quella odierna possano moltiplicarsi, affinché non vengano mai meno il dialogo e la collaborazione fra le istituzioni di Governo, sia locale che nazionale, e tutti coloro che ogni giorno affrontano le difficoltà del fare impresa in mercati sempre più instabili e imprevedibili».
 
«Anche il Trentino ha bisogno di investimenti pubblici.» Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha sottolineato così la necessità di reagire al rallentamento economico che incombe all’orizzonte, ricordando che la linea politica del Governo nazionale, con il via libera di ieri al DL sblocca-cantieri, è pienamente condivisa anche a livello provinciale e rappresenta un punto di riferimento per l’amministrazione trentina.
Il Presidente ha poi ricordato che l’export delle nostre imprese ha raggiunto i 4 miliardi di Euro in valore rappresentando una voce importante dell’economia trentina che «sicuramente potrà trarre beneficio dalle iniziative messe in atto dalla Farnesina».
 
L’incontro si è poi concluso con gli interventi di Valentina Iorio della Direzione generale per gli incentivi alle imprese del Ministero dello sviluppo economico e di Marco Pessione di Cassa depositi e prestiti, che hanno passato in rassegna gli strumenti operativi e i servizi concepiti per il sostegno all’innovazione e alla digitalizzazione d’impresa nonché alle start-up, come, ad esempio, il Fondo Nazionale Innovazione che ha una dotazione finanziaria, prevista nella Legge di Bilancio 2019, di circa 1 miliardo di euro e che sarà gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti con l’obiettivo di riunire e moltiplicare risorse pubbliche e private dedicate al tema strategico dell’innovazione.

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