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Fondi europei per le piccole e medie imprese trentine

Firmato accordo tra Provincia Autonoma di Trento e Banca Europea Investimenti

L'assessore provinciale allo Sviluppo economico, Ricerca e Lavoro, Achille Spinelli e il direttore per l'Italia della BEI, Miguel Morgado hanno firmato oggi a Roma, presso l'Agenzia per la Coesione territoriale, un «memorandum of Understanding» che permetterà di individuare gli strumenti finanziari più appropriati per sostenere lo sviluppo del tessuto produttivo trentino e per attrarre investimenti privati.
È il primo del suo tipo per la programmazione FESR e FSE 2021-2027 sottoscritto da una regione o provincia autonoma in Italia.
La ricognizione della BEI si concluderà entro fine anno per poter dare il via alle gare necessarie ad individuare gli enti gestori dei fondi tra banche e private equity nel 2020 e iniziare le erogazioni nel 2021.


 
Un accordo che potrebbe risultare determinante per le possibilità di finanziamento future delle imprese trentine da qui al 2027. È quello che è stato sottoscritto oggi pomeriggio a Roma dal direttore di Bei per l’Italia e i Balcani Miguel Morgado e dall'assessore allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia autonoma di Trento, Achille Spinelli.
Il «Memorandum of Understanding», firmato nella sede dell'Agenzia per la Coesione territoriale, è infatti il primo passo per consentire al tessuto imprenditoriale trentino di accedere agli strumenti finanziari in grado di sostenere lo sviluppo del territorio, nell'ambito della programmazione dei fondi FESR (Fondo europeo per lo sviluppo regionale), e FSE (Fondo sociale europeo) per il periodo 2021-2027.
 
«L'accordo stipulato oggi è importante perché fornisce al Trentino un nuovo strumento, che fino ad ora non era mai stato disponibile, – spiega l'assessore Spinelli. – E lo fornisce, come primo caso italiano sulla distribuzione dei fondi europei 2021-2027.
«L'accordo con BEI ci permette di eseguire una prima analisi degli strumenti per poi proseguire nell'attivazione dei fondi e poter investire sulle imprese.»
I settori prioritari in cui si articolerà la collaborazione sono: ricerca e sviluppo, innovazione, interventi di efficienza energetica, investimenti ambientali utili a una riduzione delle emissioni di gas serra, interventi di contrasto al dissesto idrogeologico del territorio provinciale.
«Crediamo – prosegue Spinelli – che questo tipo di strumenti finanziari innovativi possa incentivare il volàno dell'economia derivante dalla ricerca, attirando nel contempo investitori privati.»
 

 
«Con l'accordo odierno – spiega Michele Michelini, dirigente del Servizio Europa della Provincia Autonoma di Trento – la BEI effettuerà una ricognizione per identificare quanti e quali tipi di strumenti finanziari sono più appropriati per lo sviluppo dell'economia trentina e per attrarre investimenti da parte di operatori finanziari.»
Tra questi strumenti: mutui, garanzie sui prestiti e private equity.
«Il vantaggio di questi strumenti è che i fondi erogati dalla Provincia autonoma produrranno un ritorno economico e maggiori effetti sul nostro territorio. Inoltre, con questa metodologia, si punta ad acquisire anche risorse private: verranno infatti realizzate delle gare per la selezione degli enti gestori dei fondi tra banche e soggetti operanti nell'ambito del private equity.
«Vincerà chi sarà disponibile ad affiancare risorse private a quelle pubbliche. In questo modo si incrementerà l'effetto leva dei fondi e, di conseguenza, il numero di soggetti che potranno beneficiarne.»
 
Le risorse saranno utilizzate, oltre che nell'ambito del FESR (Fondo europeo per lo sviluppo regionale), anche per gli obiettivi del FSE (Fondo sociale europeo), per promuovere corsi di formazione e il potenziamento del capitale umano: borse di studio, voucher, finanziamenti per giovani e adulti per iniziative di life long learning e di accrescimento delle competenze in favore di chi ha perso il lavoro.
La Banca Europea per gli Investimenti è l'istituzione dell'Unione europea che eroga finanziamenti a lungo termine finalizzati a sostenere la crescita e l'occupazione negli Stati membri dell'UE e in Paesi extra UE.
I suoi obiettivi prioritari consistono nel sostegno all'innovazione, allo sviluppo delle competenze e nell'operare a favore del clima e dello sviluppo di infrastrutture strategiche.
Per garantire il maggiore impatto possibile della propria attività, la BEI investe in progetti sostenibili combinando i propri prestiti con fondi dell’UE e fornendo consulenza su aspetti tecnici e finanziari.
 

 
«Tra i pilastri della nostra attività c’è il sostegno alle Pmi, – spiega il direttore per Italia, Balcani e Malta della BEI, Miguel Morgado. – Abbiamo erogato 8-10 miliardi all'anno in favore di moltissimi settori produttivi. Inoltre, con finanziamenti a lungo termine e a tassi molto contenuti, abbiamo finanziato le più importanti infrastrutture nazionali di trasporto, energetiche, digitali, idriche e dei servizi, sostenendo sia le amministrazioni centrali che locali.
«Nel memorandum con la Provincia Autonoma di Trento si vogliono utilizzare i fondi strutturali insieme ad altre forme di finanziamento per massimizzare l'impatto sul territorio e sugli obiettivi perseguiti dall'Unione europea.»
 
Alla firma dell'accordo si è arrivati anche grazie al ruolo di intermediazione dell'Agenzia per la Coesione territoriale.
«Il nostro ruolo è stato quello di facilitare l'incontro tra la Provincia Autonoma di Trento e la BEI, – spiega il direttore generale, Antonio Caponetto. – Per la nostra Agenzia, questi accordi sono strumenti importanti nell'ottica di ottimizzare l'uso delle risorse da parte dei territori italiani.
«Non possiamo che sperare che questa sia la prima di una serie di firme di intese analoghe.»

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