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Cooperative di lavoro e servizi, fatturato a 700 milioni (+4%)

Indicati i candidati per il Consiglio della Federazione: Germano Preghenella (Cla, Multiservizi), Pamela Gurlini (Ecoopera), Steno Fontanari (Mpa Solutions)

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Le 138 cooperative di lavoro (87) e di servizi (51) danno lavoro complessivamente a 6.300 persone e sono le più diversificate nel panorama cooperativo.
La loro attività spazia dalle imprese di costruzione alle scuole musicali, dalle Apt (5 sono cooperative) alle imprese di manutenzione del verde o ambiente e pulizie. Basti pensare che sono più di 20 i contratti di lavoro applicati.
I numeri che rappresentano sono significativi: complessivamente il valore della produzione ammonta ad oltre 700 milioni di euro, in crescita del 4% rispetto all’anno precedente.
Un aumento di fatturato che segue un trend di crescita da almeno un triennio, anche se nel 2019 è un po’ rallentato. L’utile aggregato complessivo è di 9,3 milioni di euro.
Durante il lockdown l’attività lavorativa nelle cooperative di lavoro si è praticamente dimezzata (-49% a marzo, -57% ad aprile) per poi avviarsi verso una lenta ripresa con il mese di maggio (-14% di assenze).
Permane una forte incognita sull’impatto della pandemia sui risultati 2020.
 
Assemblea generale in presenza dei soci
L’annuncio l’ha dato la presidente del Collegio sindacale Patrizia Gentil, a nome di tutto il Collegio: la situazione epidemiologica è stabile e consente di svolgere l’assemblea regolarmente con la presenza fisica dei soci il 31 luglio, con inizio alle 9.30.
Non sarà possibile farla nella sede naturale di via Segantini, ma è stata individuata una tensostruttura all’aperto, la Fly Music Arena in località Acquaviva, a sud di Trento, che consente di rispettare le norme igieniche di sicurezza e distanziamento previste dalla normativa anti Covid.
 
L’andamento delle cooperative di lavoro
Cresce il fatturato (+6,4%) con un valore complessivo stimato per il 2019 pari a circa 310 milioni di euro.
Nel settore convivono cooperative molto diverse tra loro, sia per attività che per dimensioni: su 87 cooperative di produzione e lavoro, 15 fatturano meno di 250 mila euro e le 8 cooperative più grandi coprono più della metà del fatturato del comparto.
L’utile si attesta a 4,4 milioni di euro. Risultati migliori per le coop medio-grandi, mentre faticano a raggiungere l’equilibrio economico le coop di piccole dimensioni.
Cresce il patrimonio, che ammonta a 116 milioni di euro (in crescita del 3,7%).
Cala leggermente l’occupazione (-2,7%) ma crescono i soci lavoratori: su 5.632 dipendenti, 1.961 sono soci lavoratori (erano 1.857 nel 2018).
 
Le cooperative di servizi
In questo settore il valore della produzione cresce del 2,2%, ma in misura inferiore rispetto agli esercizi precedenti.
La stima per il 2019 ammonta a circa 386 milioni di euro. In leggera crescita il numero di occupati (+1,8%).
Molto forte la concentrazione del fatturato: 4 cooperative da sole coprono circa 80% del valore complessivo, mentre 38 fatturano, insieme, appena il 5% del totale.
In calo la marginalità e il risultato netto aggregato (4,9 milioni rispetto ai 6,7 dell’anno precedente), in gran parte dovuto ad alcune situazioni specifiche.
Si rafforza il patrimonio netto (+5,5%), stimato per il 2019 in 134 milioni di euro.
 
I candidati per il cda della Federazione
I candidati espressi dal convegno del settore sociali e abitazione sono Germano Preghenella (Cla, Multiservizi), Pamela Gurlini (Ecoopera), Steno Fontanari (Mpa Solutions).
Non sono passati gli altri due candidati proposti, Gabriella Ferrari (Scuola Musicale Giudicarie) e Piergiorgio Sester (Green Blok).
Anche a questo convegno ha partecipato l’unico candidato (finora) alla presidenza Roberto Simoni. Egli ha replicato indirettamente anche ad alcune critiche espresse da alcuni soci nei convegni precedenti riguardo le dimissioni dal consiglio di Federcoop nel febbraio scorso e le modalità della sua candidatura: «le dimissioni sono state un atto responsabile collettivo, la situazione non consentiva di proseguire in maniera serena», ha affermato.
E sulla sua candidatura: «qualsiasi candidatura nasce da un gruppo di cooperatori che si confrontano, è pienamente legittima e ciò non significa che sia calata dall’alto. Sbagliato perdersi in ripicche e personalismi.»
Altri interventi di ex consiglieri come Germano Preghenella e Marina Castaldo hanno difeso la scelta responsabile di dimettersi.

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