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Casse Rurali, «una porta aperta ai cittadini immigrati»

Lo dicono i risultati una ricerca sull'accesso al credito da parte degli immigrati

Il 98% degli stranieri residenti in Trentino usufruisce di un conto corrente, 3 su 4 usano il bancomat, il 40% è intenzionato a richiedere un mutuo per la casa: sono alcuni dei dati contenuti in una ricerca sull'accesso degli immigrati ai servizi bancari condotta nella nostra provincia e presentata nel pomeriggio alla Sala della Cooperazione



Uno straniero su due è cliente delle Casse Rurali
Il 50% dei residenti stranieri in Trentino è cliente di una Cassa Rurale. Il dato emerge da una ricerca su immigrazione e banche presentata nel pomeriggio nel corso di un seminario di studio che si è svolto alla Sala della Cooperazione. L'accesso al credito e, in generale ai servizi bancari, costituisce uno degli snodi cruciali per un buon esito dell'integrazione dei cittadini stranieri nel nostro Paese.
I risultati della ricerca, promossa dalla Cooperazione Trentina in collaborazione con la Provincia di Trento e l'Università, sono stati illustrati da Maurizio Ambrosini, docente di sociologia dei processi migratori all'Università di Milano, e da Paolo Boccagni, ricercatore dell'Università di Trento.
Il seminario è stato introdotto dal presidente della Cooperazione Trentina Diego Schelfi, che ha sottolineato come la valorizzazione delle diversità possa far crescere sia sul piano sociale che economico le nostre comunità.

14 mila clienti stranieri nelle Casse Rurali
Alla luce dei risultati raccolti sul campo, l'indagine ha potuto delineare il quadro attuale della massiccia partecipazione degli immigrati, in veste di clienti e in alcuni casi di soci, al sistema del credito cooperativo trentino. In questa direzione si sono analizzate la visuale e le esperienze sia dei responsabili delle Casse Rurali, sia dei clienti stranieri.
Sul lato Casse Rurali la ricerca ha fatto leva sulla somministrazione di un approfondito questionario ai direttori. Alla fine del 2006, il gruppo Casse Rurali presentava un bacino di clienti immigrati molto ampio, nell'ordine delle 14 mila unità, pari a quasi il 60 per cento della popolazione straniera maggiore di 18 anni residente in provincia. Il numero medio di clienti stranieri è di 326 per banca, con punte in alcuni casi oltre le 500 unità. In crescita anche il numero dei soci, che ha complessivamente superato le 300 unità.

Soddisfazione medio-alta per i servizi bancari da parte degli immigrati
Sul fronte immigrati la ricerca ha coinvolto 293 clienti stranieri, provenienti da più Paesi. I dati raccolti individuano nell'immigrazione trentina un importante bacino di clientela per lo più giovane e in buona parte stabilizzata nel tessuto sociale e nel sistema produttivo locale. Il 78% degli intervistati ha un contratto di lavoro dipendente, il 70% è in Italia da almeno sei anni, il 60% vive insieme con i familiari.
Circa la metà degli intervistati è fatta di clienti di Casse Rurali.
«Il sistema del credito cooperativo - ha affermato il professor Ambrosini - apre la strada al radicamento nelle nostre comunità degli immigrati, che diventano un pezzo del paesaggio sociale del Trentino.»
Dalle risposte degli intervistati trapela, in generale, un livello di soddisfazione medio-alto per quanto riguarda la preparazione, la gentilezza e la disponibilità degli operatori bancari a cui si rivolgono. Per quanto riguarda i prodotti e i servizi usufruiti, spiccano i conti correnti (97% del totale), la carta bancomat (75%), il versamento dello stipendio (66%), il pagamento di affitti o utenze (51%), ma anche la fruizione di prestiti (37%).

Regolari rimesse mensili alle case di origine e mutui per la casa
Un quarto circa dei rispondenti invia abitualmente, su base mensile, rimesse a casa. Se si aggiunge la quota di quanti lo fanno in modo occasionale, si coprono i due terzi del campione. Un ultimo dato che assume ripercussioni importanti, anche per le prospettive di stabilizzazione intergenerazionale delle presenze straniere in Trentino è quello dell'accesso ai mutui per l'acquisto della casa: il 14% degli intervistati ha già fatto richiesta di mutuo. Se a questi si aggiunge la domanda potenziale di quanti sarebbero orientati a farlo in futuro, si arriva a una quota del 55% degli immigrati intervistati.

Al convegno sono intervenuti e hanno portato il loro contributo anche gli assessori provinciali Marta Dalmaso (politiche sociali) e Franco Panizza (cooperazione).
Nelle foto, il pubblico e i relatori.

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