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È nata la Cassa Rurale Lavis-Mezzocorona-Valle di Cembra

Le due assemblee straordinarie dei soci della Cassa Rurale Lavis-Valle di Cembra e della Cassa Rurale di Mezzocorona hanno espresso voto favorevole alla fusione

Due sì. Espressi quasi alla stessa ora di uno stesso giorno a Lavis e a Mezzocorona.
I soci della Cassa Rurale Lavis-Valle di Cembra (presidente Ermanno Villotti) e della Cassa Rurale di Mezzocorona (presidente Sandro Pancher), riuniti in assemblea straordinaria rispettivamente al Palavis e al PalaRotari, con il loro voto favorevole hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione da cui è nata la Cassa Rurale Lavis-Mezzocorona-Valle di Cembra.
Inizierà a operare dal prossimo 1° ottobre.
Nasce così una delle maggiori Casse Rurali del Trentino in termini di numero di clienti, di soci e di masse intermediate: «oltre 26.000 clienti e 6.700 soci, 720 milioni di impieghi, 750 milioni di raccolta diretta e 205 milioni di raccolta indiretta, masse intermediate pari ad 1 miliardo 682 milioni. Patrimonio di 86 milioni di euro».
I numeri sono stati esposti da Paolo Pojer, direttore della Cassa Rurale Lavis-Valle di Cembra.
 
Tra gli obiettivi della nuova Cassa Rurale «razionalizzazione dei costi e potenziamento dei servizi per dare risposte sempre più specifiche a soci, clienti e aziende e sempre più in linea con i tempi».
La nuova Cassa Rurale, che avrà i requisiti di solidità e redditività richiesti dagli organi di vigilanza, si propone di diventare la banca di riferimento del territorio a nord di Trento.
Potrà avvalersi della collaborazione di 123 dipendenti in servizio nelle 16 filiali presenti sui territori del Comune di Trento, della Piana Rotaliana e della Valle di Cembra.
«È un progetto che guarda lontano, – ha evidenziato durante il suo intervento Ermanno Villotti, presidente della Cassa Rurale Lavis-Valle di Cembra. – Un progetto che non guarda al prossimo bilancio ma che guarda molto più avanti, al prossimo decennio.
«Lo sforzo è di tenere il più possibile la Cassa Rurale ancorata al territorio perché possa assolvere allo scopo per cui è stata fondata.»
Come dire: «Unire le forze per un futuro più solido».

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