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I risultati dell’indagine del Centro Studi Confindustria Trento

Il 92% dei contratti sono a tempo indeterminato, in linea con la percentuale nazionale

Contratti stabili, una difficoltà a reperire talenti maggiore che altrove, un ricorso più diffuso, ma più razionale, alla Cassa integrazione guadagni (soprattutto Cassa speciale Covid).
Questi i principali elementi emersi dallo spaccato locale dei risultati dell'indagine sul mercato del lavoro 2021 pubblicato nei giorni scorsi dal Centro Studi Confindustria.
Per quanto riguarda la Provincia di Trento e in particolare le aziende associate a Confindustria Trento, l'analisi restituisce un’immagine nitida della stabilità contrattualistica che l’industria locale garantisce ai propri dipendenti: per il 92% i contratti sono a tempo indeterminato, in linea con la percentuale diffusa a livello nazionale.
 
Un altro importante dato che emerge dall'indagine è il riflesso dell’annoso problema della difficoltà di reperimento di personale qualificato in relazione alle competenze necessarie: «Anche in un anno particolare come il 2020 – spiega il direttore generale di Confindustria Trento Roberto Busato -, il 27% delle aziende rispondenti ha selezionato questo fattore come un limite alle assunzioni programmate. Vale la pena di segnalare che il dato è più alto di almeno cinque punti percentuali rispetto alla media nazionale, a testimonianza delle abituali difficoltà in termini di reperimento di talenti di cui il nostro territorio soffre particolarmente».
 
Degno di menzione, infine, il dato sull’impiego dei trattamenti di integrazione salariale, soprattutto Cassa speciale Covid. Nel 2020 vi ha fatto ricorso circa l’80% delle imprese associate a Confindustria Trento: dato più alto di circa 10 punti percentuali rispetto alla media nazionale. Da un’analisi verticale del dato, si riscontra tuttavia una durata di utilizzo dei trattamenti di integrazione salariale molto più breve rispetto alla media nazionale (si parla di 1-9 settimane, rispetto alle 18 della media nazionale): sintomo, questo, di un utilizzo in larga parte cautelativo e di una successiva capacità di forte ripresa della produttività.

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