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Edilizia, i sindacati sulle costruzioni in crescita

«La ripresa del settore sia anche rilancio della contrattazione collettiva»

Pubblichiamo qui di seguito la nota inviata dai sindacati sul tema del rinnovo del contratto collettivo nell'edilizia.

Il settore delle costruzioni, come provano i dati forniti da Cassa edile, grazie soprattutto alle misure governative legale ai lavori di efficientamento energetico del cosiddetto «Superbonus 110%», sta vivendo, anche in Provincia di Trento, un momento di forte crescita.
Le aziende edili lamentano da tempo difficoltà nella ricerca di manodopera e la PAT si è fatta in tal senso promotrice nel settembre scorso, di un «Protocollo d’intesa» per far incontrare domanda e offerta di lavoro nel comparto delle costruzioni.
Tale iniziativa - peraltro mai decollata - rischierebbe in ogni caso di non produrre alcun risultato tangibile in un contesto nel quale le retribuzioni dei lavoratori del settore rimangono ferme, con un contratto nazionale in attesa di rinnovo e trattative per la sottoscrizione del nuovo contratto provinciale - scaduto nel febbraio scorso - di fatto bloccate da ATE ANCE e Artigiani.
 
Da un lato, le associazioni dei datori di lavoro, denunciano l’aumento dei prezzi delle materie prime e chiedono una revisione dell’«Elenco prezzi della Provincia autonoma di Trento», così come avverrà durante l’incontro previsto in Provincia per il giorno 30 novembre prossimo.
Dall’altra, a fonte di una manifesta carenza di forza lavoro - che si vuole in maniera semplicistica ricondurre ad una scarsa propensione al lavoro da parte dei giovani - non sono disposti a concedere alcuna miglioria economica nelle trattative per il rinnovo del contratto provinciale.
Così facendo, le buste paga degli operai edili finiscono per risultare poco attrattive rispetto a quelle di altri settori, a fronte di un lavoro evidentemente più «fisico» e quindi usurante.
 
Ad ATE ANCE e Associazione artigiani, i Segretari generali di Feneal UIL Matteo Salvetti, FILCA CISL Fabrizio Bignotti e FILLEA CGIL Sandra Ferrari, chiedono pertanto di riprendere immediatamente le trattative per arrivare velocemente alla definizione di un contratto che tenga in considerazione la necessità di rilanciare la buona e regolare occupazione nel settore.
Alla Giunta provinciale va l’invito a convocare da subito un tavolo di confronto, che agevoli lo sblocco delle trattative tra le parti, nella consapevolezza che non esistono scorciatoie per il rilancio dell’occupazione nel settore, che deve necessariamente passare per il rilancio della contrattazione collettiva, anche a livello territoriale.

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