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Un nuovo progetto per i lavoratori somministrati

Al via uno sportello per questa tipologia di lavoratori e lavoratrici. Nidil: in un anno incremento del 6,2%

Dare risposte a tutti quei lavoratori che saltano da un posto di lavoro all’altro collezionando contratti di somministrazione, ma soprattutto informarli sui loro diritti e sulle loro tutele.
È con questo obiettivo che Nidil del Trentino lancia un progetto per i lavoratori somministrati, quasi ottomila in Trentino secondo l’ultima rilevazione dell’Agenzia del Lavoro (maggio 2018). Nell’ultimo anno l’incremento è stato del 6,2 percento, ma il trend di crescita va avanti da diversi anni.
E nel 2017 c'è stata una vera e propria esplosione di questa tipologia congressuale.
 
«In un anno c'è stato un aumento del 42% certo, – conferma il segretario di Nidil del Trentino, Gabriele Silvestrin. – Si tratta molto spesso di lavoratori e lavoratrici giovani, ma non solo, anche con professionalità elevate, inchiodati per anni a situazioni di precarietà.
«Il progetto così come il contratto di somministrazione non ha confini netti: è trasversale tra più settori. Quelli in cui è maggiormente diffusa questa tipologia contrattuale sono il manifatturiero, l’alimentare, l’editoria e il tessile.
«Per questa ragione il progetto coinvolge insieme a Nidil anche la Flai del Trentino, per il comparto dell’industria alimentare, la Slc per l’editoria e la Fiom per il manifatturiero.
«I somministrati sono lavoratori e lavoratrici che condividono lo stesso luogo di lavoro e gli stessi compiti con i dipendenti, ma sui posti di lavoro si sentono come di serie B e la precarietà della loro condizione, molto spesso, non li spinge a rivolgersi al sindacato.»
 
Da qui la scelta di costruire uno sportello per loro all’interno della Cgil del Trentino. Lo sportello è aperto tutti i martedì pomeriggio, dalle 14.30 alle 16.30 in via dei Muredei, ma scrivendo all’indirizzo somministrati@cgil.tn.it è possibile concordare anche giorno e orari diversi. Verranno fornite informazioni su diritti e tutele esistenti.
«L’obiettivo è quello di includere i lavoratori somministrati in una realtà sindacale nella quale si sentano riconosciuti e tutelati cercando di ricucire quelle fratture e incomprensioni che hanno deteriorato e destabilizzato quella solidarietà e quel riconoscersi tra lavoratori uguali e uniti nel luogo di lavoro che da sempre ha contraddistinto la Cgil e i lavoratori della Cgil.»
 
Accanto allo sportello è già partita una campagna informativa con cartellonistica, volantinaggi nelle piazze e durante le assemblee.
In vista del rinnovo del contratto nazionale, si prevede inoltre la realizzazione di momenti di incontro pubblico con i lavoratori e interessati sul tema dell'evoluzione della somministrazione. La trattativa è bloccata da mesi, in particolare le agenzie vorrebbero introdurre la formula dei contratti brevi, anche di un solo giorno.
«Una vera e propria esasperazione della precarietà», – conclude Silvetrin.

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