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Si tratta del «gravimetro differenziale», detto anche «radiometro»

Energia: ENEA brevetta sensore per localizzare giacimenti petroliferi, anche offshore

L’ENEA ha brevettato un sensore hi-tech in grado di localizzare giacimenti petroliferi anche in mare, attraverso la rilevazione delle variazioni di gravità sotto la superficie terrestre; si tratta del «gravimetro differenziale», o gradiometro, realizzato nel Laboratorio Tecnologie Innovative del Centro di Ricerca di Frascati.
Il sensore è in grado di rilevare le diminuzioni di densità nel sottosuolo, possibile indicatore della presenza di cavità sotterranee provocate da giacimenti di gas/petrolio; eventuali aumenti di densità potrebbero invece significare la presenza di grossi depositi minerari metallici.
L’invenzione può essere particolarmente utile all’industria petrolifera per le misure gravimetriche sui giacimenti offshore attraverso misure in profondità con robot sottomarini.
I sensori adatti a queste misure devono avere ingombri e consumi ridotti, come quello brevettato dall’ENEA.
 
«Ingombro minimo, più bassi consumi energetici, capacità di operare a ridottissimo condizionamento di variazioni termiche e di sollecitazioni verticali di natura sismica, sono le peculiarità che rendono questo sistema particolarmente utile quando si utilizzano sistemi robotici autonomi –, sottolinea l’inventore del brevetto, Andrea Reale. – Inoltre il gradiometro, che è stato realizzato con materiali altamente amagnetici per evitare interferenze con i campi magnetici, può funzionare anche come strumento di localizzazione quando è impossibile utilizzare altri sistemi come sonar o GPS.
«Il sensore può infatti correggere i dati provenienti da un misuratore di movimento come la piattaforma inerziale per riuscire a correggere la sua deriva.»
 
Il laboratorio Tecnologie Speciali del Centro di ricerche ENEA di Frascati cura le attività di progettazione elettromagnetica, termo-meccanica e nucleare degli impianti e dei componenti sviluppati nell’ambito delle attività fusionistiche del Dipartimento Fusione per i concetti di reattore sviluppati in ambito europeo.
In particolare, sviluppa le tecnologie relative ai componenti affacciati al plasma e quelle relative all’ultra alto vuoto; sviluppa e caratterizza componenti e apparecchiature sperimentali. Sviluppa e realizza apparati robotici per remote handling in grado di ispezionare e operare all’interno di reattori sperimentali.

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