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La ricerca trentina fa squadra per la call europea

Università, FBK e CNR chiamano a raccolta imprese e istituzioni del territorio per partecipare alla flagship lanciata dalla Commissione Europea per il 2018

L’obiettivo è quello di impostare le basi per la seconda rivoluzione quantistica attraverso un’alleanza tra accademia ed industria che promuova la leadership europea in questo settore. Venerdì alle 17.30 a Povo il lancio del progetto Progetto Q@TN. Scienze e tecnologie quantistiche: le opportunità di sviluppo nell’intervento di Tommaso Calarco
Trento, 9 febbraio 2017 – Dai microprocessori alle memorie a stato solido che troviamo nei telefoni cellulari e nei computer, dai laser utilizzati per le connessioni internet in fibra ottica fino ai LED nei nostri schermi: comprendere come la luce e la materia si comportano a livello fondamentale ha portato a queste e a molte altre applicazioni utili nella nostra vita quotidiana.
Esse sono il risultato della prima rivoluzione quantistica: la comprensione di come la natura funziona.
 
Se la teoria quantistica è stata uno degli avanzamenti scientifici più importanti del XX secolo, oggi siamo all'alba di una nuova rivoluzione dove i principi ultimi di questa teoria sono usati per produrre dispostivi e applicazioni innovative. Infatti, l’industrializzazione delle nuove tecnologie quantistiche è una realtà ad altissimo potenziale.
Si stima infatti che già tra pochi anni, nel 2020, la comunicazione quantistica sicura potrebbe servire un mercato da oltre un miliardo di euro con un tasso di crescita del 20% annuo. I miglioramenti nella navigazione satellitare conseguenti all'applicazione della metrologia quantistica potrebbero inoltre contribuire al mercato per i sistemi GPS con un giro d’affari stimato in circa 20 miliardi di euro. E questi non sono che due esempi.
Questo potenziale è stato riconosciuto dalla Commissione Europea che lancerà nel 2018 una iniziativa faro (Flagship) finanziata con un miliardo di euro su dieci anni, con l’obiettivo di mantenere la leadership mondiale sull’industria quantistica in Europa.
 
Nella partita delle scienze e tecnologie quantistiche il Trentino è strategicamente posizionato per giocare un ruolo di rilievo a livello nazionale. E le basi sono già state gettate.
L’Università di Trento, la Fondazione Bruno Kessler e il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) vogliono fare rete in questa sfida e chiamare a raccolta imprese e altre istituzioni trentine per dar vita a uno sforzo comune per la realizzazione di azioni e iniziative di formazione, ricerca e trasferimento tecnologico.
 
Il progetto Progetto Q@TN – Quantum Science and Technology in Trento sarà presentato ufficialmente venerdì prossimo 10 febbraio alle 17.30 al Polo Scientifico e Tecnologico Fabio Ferrari (Sala conferenze, Edificio Povo 2, via Sommarive 9, Povo).
Nel corso della presentazione interverrà Tommaso Calarco, docente dell’Università di Ulm (Germania) e membro del comitato direttivo di FET Flagship on Quantum Technologies.
Previsti anche gli interventi Gianluigi Casse, direttore del Centro Materiali e Microsistemi della Fondazione Bruno Kessler e Lorenzo Pavesi, direttore del Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento, che presenteranno le linee di azione del progetto.

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