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Paneveggio, inaugurato il nuovo Centro visite «Suona Foresta»

Gli interventi fatti, anche per la riqualificazione energetica, vanno a risposta dei tantissimi visitatori che lo frequentano

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È stato inaugurato, nel pomeriggio di giovedì 7 settembre, il nuovo Centro visita del Parco a Paneveggio: il tema del nuovo allestimento è «Suona Foresta», perché racconta nello specifico la grande foresta che lo circonda, famosa per il suo legno di risonanza, e lo fa in tutti i suoi aspetti.
Erano presenti all’inaugurazione il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e assessore all'ambiente, il sindaco di Predazzo e il presidente del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino.
 
È stata sottolineata l’importanza che il Centro visita di Paneveggio, con i nuovi allestimenti interni e dopo gli importanti interventi di riqualificazione energetica, rappresenta per il Parco per far conoscere e comunicare, ai tantissimi visitatori che ne varcano la soglia, i diversi aspetti dell’ecosistema foresta sul piano della conservazione e delle conoscenze scientifiche.
È stato sottolineato come la realizzazione di questa opera sia il risultato di un lavoro di squadra, dove le diverse dimensioni professionali hanno portato il loro contributo in termini di idee e di realizzazioni.
 

 
 «Suona Foresta», i nuovi allestimenti 
Nell’incipit di uno dei primi pannelli che accolgono il visitatore è espresso il significato e la dimensione che assumono questi nuovi allestimenti:
«Entrare nella foresta è un atto fisico, che permette di apprezzare il complesso armonico di questo santuario della natura.
«Varcandone il confine si accede a un mondo selvatico, con gli alberi come colonne di una volta verde, che raramente si apre a mostrare il cielo.»
 
E così, varcandone la soglia, si trovano colonne come alberi, la descrizione del mondo selvatico: il visitatore potrà trovare dentro al nuovo Centro tutto quello che servirà poi fuori, nel bosco, quando con orecchie ed occhi nuovi potrà cogliere anche ciò che prima era più difficile ascoltare e vedere.
I nuovi allestimenti sono una vera e propria immersione sensoriale: come nel bosco vero si ridurrà la luce e il visitatore vedrà comunque alberi cangiare d’abito e colori, ascoltare il canto degli uccellini, il tambureggiare del picchio e il bramito del cervo.
 
I più attenti conteranno anelli, scopriranno voci e richiami, vedranno zattere e ruote; i più curiosi esploreranno le foreste del mondo.
È possibile toccare con mano la ricchezza di abitanti silenziosi: alberi, arbusti, funghi, muschi, licheni e fiori che fanno da contrappunto alla presenza delle comunità di animali, dalle più note a quelle poco visibili ma numerosissime.
 
Aprendo porte avrete contezza di quanti siano i «beni» e i «servizi» che le foreste offrono in maniera disinteressata a noi, umani, arrivati un attimo fa su questa Terra e già così egoisti e noncuranti.
All’esterno nuove strutture artistiche e comunicative daranno modo ai visitatori di informarsi e di potersi muovere in autonomia a Paneveggio e nelle località vicine.
Il progetto esecutivo e la realizzazione dell’allestimento sono stati curati da «490 Studio di Trento» nel 2023.
 

 
 L’intervento di riqualificazione energetica  
Il Centro Visitatori di Paneveggio è stato interessato da importanti lavori di riqualificazione energetica.
In questa località, anticamente vi era un ospizio che serviva ai viandanti che affrontavano il passo Rolle e il Passo Valles. Era affiancato da una chiesetta costruita nel 1733 e da alcune segherie e depositi di legname.
L’origine dell’edificio che oggi ospita il Centro visitatori è quella di antica segheria (Ex Segheria Travignolo) di tipologia alla veneziana, costruita nel 1919.
 
Nel 1965 per evitare l’abbandono dell’edificio è avvenuta la conversione a colonia estiva. Dal 1980 l’edificio è passato in uso al Parco che lo ha trasformato in un Centro visitatori dove vengono anche effettuate attività didattiche e divulgative.
Un intervento significativo risale all’anno 2000 con la ristrutturazione dell’involucro esistente e l’installazione dell’impianto di riscaldamento.
L’edificio si compone di un piano seminterrato, un piano terra e un piano primo. Al piano seminterrato sono dislocati i locali tecnici, al piano terra una parte di spazi espositivi e una sala per proiezioni; al primo piano laboratori e sala mostre.
 
Per l’intervento di riqualificazione energetica il Parco si è avvalso degli incentivi previsti dal Conto termico 2.0e per questo motivo la riqualificazione energetica è di tipo nZEB – Edifici ad energia quasi zero.
La scelta di operare con prestazioni energetiche elevate persegue le indicazioni contenute nelle direttive europee per la realizzazione di nuovi edifici pubblici e pur non rappresentando un elemento in questo caso cogente condivide i principi ispiratori.
L’edificio aveva un indice di prestazione energetica di circa 94 kWh/mca, valore che ne definisce la classe energetica G, con elevato consumo energetico.
 
Rispetto alla tipologia dell’edificio che prevedeva specifiche condizioni di intervento secondo la schedatura del Piano di Parco, le soluzioni di efficientamento non sono risultate invasive.
Sono state evitate azioni che potessero modificare la percezione geometrica e materica delle superfici opache e trasparenti, mentre si è intervenuti sul miglioramento delle trasmittanze (trasmissione del calore), con soluzioni di coibentazione interna e sostituzione dei serramenti.
L’intervento ha previsto la sostituzione della copertura in scandole con un manto in lamiera, necessaria a fronte di valutazioni inerenti la durabilità, in particolare dalla necessità di limitare i costi di manutenzione e le implicazioni in termini di sicurezza per gli addetti che un tetto in scandole comporta ed evitare le infiltrazioni d’acqua che erano presenti, oltre a garantire lo standard nZEB.
 
L’edificio originario era già caratterizzato da un manto di copertura in lamiera, sostituito in occasione dei successivi lavori di ristrutturazione per il cambio della destinazione e che sono tutt’ora presenti nella medesima zona di Paneveggio altri edifici con il medesimo tipo di copertura.
Il cambio della tipologia di manto ha ripreso il carattere materico originario della struttura, valorizzando le caratteristiche di prima realizzazione dell’edificio.
Il contesto nel quale l’edificio è inserito e le caratteristiche architettoniche riconoscibili dell’immobile, ha previsto che l’intervento di riqualificazione energetica non abbia alterato le murature perimetrali.
Per gli interventi sugli impianti termici nello specifico è stato previsto: l’installazione di una nuova caldaia a pellets e impiantistica a servizio, la realizzazione di ventilazione meccanica con recuperatore di calore e la sostituzione di corpi scaldanti al primo piano.
 
Sono stati inseriti apparecchi led e all’applicazione di controlli remoti per il riscaldamento oltre ad alcune limitate modifiche sulla posizione di prese e punti luce.
Il progetto esecutivo dell’intervento è dell'ingegner Lorenzo Strauss.
L’intervento per i nuovi allestimenti interni del Centro visita è stato finanziato anche con un contributo specifico del PSR.
L’intervento per la riqualificazione energetica dell’edificio è stato finanziato da un contributo del GSE – Gestore Servizi Energetici e da un finanziamento della Provincia autonoma di Trento.

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