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«Tutti al mare, tutti al mare, a mostrar le chiappe chiare»

Estate italiana, 34,6 milioni in viaggio (+0,3%) – Giro d'affari di 21,8 miliardi, (-9,5%). – Luglio mese in crescita, scarsa la performance di giugno

Le previsioni per le vacanze degli italiani durante l’estate 2019 mostrano un lieve incremento rispetto allo scorso anno.
L’84% dei viaggiatori resterà in Italia prediligendo il mare mentre, al secondo posto delle preferenze, conquista la postazione la vacanza culturale.
«Questo dato ci induce a voler guardare al meglio, senza per questo sottovalutare nulla. Certo, la crisi continua a farsi sentire, costringendo gli italiani ad una riduzione della spesa.
Inoltre, circa 20 milioni di connazionali non andranno in vacanza tra giugno e settembre, principalmente per motivi economici.
Ma tra questi vi è un 18% che intende partire in un altro periodo dell’anno, il che sembra far affiorare un interessante cambiamento rispetto alla scelta ordinaria.

Il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, analizza così a caldo il risultato dell’indagine previsionale sulle vacanze degli italiani, realizzata con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions.
«L’aspetto economico condiziona fortemente l’orientamento sulla preferenza della vacanza, che peraltro sempre più rappresenta per i nostri connazionali un elemento irrinunciabile per la propria esistenza.
«Agosto in questo senso, è il mese che probabilmente paga più di ogni altro la crisi. Malgrado il quadro non sia particolarmente esaltante, conforta il fatto che la durata media delle vacanze si attesta sulle 10 notti, mantenendosi sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno.
«Non mi stupirei se anche il mese di settembre ci riservasse delle sorprese, a dispetto della previsione attuale.»
 
«Non abbiamo avuto un buon trampolino di lancio – ha aggiunto Bocca – Il mese di maggio in gran parte dell’Italia è stato flagellato dal maltempo, con una conseguente rinuncia da parte di molti viaggiatori.
«Maggio è stato penalizzato anche dalla disposizione del periodo di festività religiose, dall’Ascensione al Corpus Domini, che tradizionalmente fa muovere i turisti di lingua tedesca, che quest’anno è caduto nel mese di giugno.
«Tutto questo non ha aiutato la partenza della stagione più importante dell’anno.»
 
«Ciò che fa piacere – ha aggiunto Bocca – è scoprire che alla base della scelta della località per la villeggiatura, vi sia per la gran parte il desiderio di scoprire le bellezze naturali del posto, unito al bisogno di riposo e relax.
«Gli italiani dimostrano sempre più di amare il proprio Paese.
«Conta molto anche la facile raggiungibilità della destinazione: un tema essenziale per il nostro comparto che necessita di infrastrutture e collegamenti adeguati.»
 
«Resto dell’idea – ha concluso il presidente di Federalberghi – che si debba vedere il bicchiere mezzo pieno. Senza escludere piacevoli sorprese che l’estate potrebbe riservarci.»

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