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In Trentino è in corso una piccola ripresa, ma la domanda è in calo

L’apparente ossimoro emerge dallo studio fatto dalla Camera di Commercio sui dati dell’economia del secondo trimestre 2014 – All’interno, il dettaglio settore per settore

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La Camera di Commercio di Trento ha reso noti, come d’abitudine, i dati della congiuntura del trimestre passato e lo storico con i trimestri e anni precedenti.
Come sempre si tratta di studi fatti estremamente bene e per questo noi li pubblichiamo regolarmente ogni volta che vengono presentati.
Prima di presentare i dati, diamo un quadro della situazione nel suo complesso.
I dati indicano una certa ripresa, il che è certamente positivo. Ma analizzando in profondità le risultanze, emerge che i fenomeni sono legati a situazioni non generalizzabili a tutta l’economia trentina.

L’industria manifatturiera segna una innegabile ripresa: +8%. Ma isolando il fenomeno vediamo che riguarda solo le imprese di media dimensione che rivolgono il proprio mercato all’export.
Il che conferma da una parte che i mercati esteri assorbono un maggior consumo e, dall’altra, che le aziende di una certa dimensione hanno adeguato la propria produzione alle richieste, siano esse economiche o funzionali.
Il PIL segna una crescita maggiore in Italia che in trentino proprio perché le medie e grandi imprese sono soprattutto in altre aree economiche del paese.
Tradotto in termini pratici, è difficile che le piccole industrie e gli artigiani trentini possano convertirsi all’esempio delle aziende più grandi.

Anche il settore delle costruzioni ha improvvisamente registrato una ripresa: +8,3%.
Ma non significa che l’edilizia abbia ripreso a funzionare. Fatto è che solo una impresa ha avuto un incremento significativo di lavoro, la Collini Spa.
Il nome della Collini non è stato fatto in sede di presentazione, sia ben chiaro, ma è un po’ il segreto di Pulcinella, perché si tratta di un’impresa di medie dimensioni che si rivolge principalmente all’estero.
Il che riconduce al discorso fatto per il manifatturiero, si tratta di dimensioni e capacità.

Stesso discorso vale per i servizi alle imprese e in particolare all’informatica.
Da notare infine che il mercato al’ingrosso riduce sempre più le rimanenze, mentre il dettaglio sta andando meglio, invertendo così una tendenza consolidata.
Di seguito la relazione, accompagnata dai grafici di riferimento.



Pur in un contesto nazionale di sostanziale stagnazione, come sembrano certificare i recenti dati Istat sull’andamento trimestrale del PIL italiano (-0,2%), l’economia provinciale, nel suo complesso, evidenzia dei risultati economici positivi in questo secondo trimestre 2014, che sembrano indicare un consolidamento della ripresa in atto dalla seconda metà del 2013.
Tuttavia è opportuno sottolineare che la variazione tendenziale complessiva del fatturato decisamente positiva è determinata prevalentemente da un ristretto gruppo di imprese di medio-grande dimensione che operano per la maggior parte nel settore manifatturiero. La situazione presso le imprese più piccole permane negativa così come presso alcuni settori economici, in particolare quelli meno aperti al commercio internazionale.
Il mercato del lavoro evidenzia ancora segnali di difficoltà e complessivamente l’occupazione risulta stagnante con una debole crescita presso le imprese più grandi e una diminuzione che si fa più intensa al diminuire della classe dimensionale aziendale.
Appare quindi necessario attendere i risultati dei prossimi trimestri per capire se vi sia effettivamente una divaricazione tra la dinamica dell’economia locale, che sembra avviata su un sentiero di ripresa, e quella nazionale, in sostanziale stagnazione, oppure se si tratti di un fenomeno transitorio di breve durata.
 
 
 
 La situazione trentina nel suo complesso
Nel secondo trimestre 2014 il fatturato complessivo dei settori oggetto d’indagine è aumentato del 4,5% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.
Per il quarto trimestre consecutivo dopo quasi un biennio di contrazione, l’economia locale, per la parte indagata nell’indagine, conferma quindi i segnali di inversione di tendenza in senso positivo che appaiono, inoltre, in ulteriore consolidamento.
Il miglioramento si manifesta, anche in questo trimestre, soprattutto nel contesto delle vendite estere (+10,9%) che continuano a crescere a ritmi decisamente sostenuti, mentre la domanda interna mostra un’evoluzione complessivamente positiva, anche se meno brillante, determinata dal buon andamento delle vendite in Italia, ma fuori provincia (+4,7%).
Più stagnante l’evoluzione della domanda provinciale (+0,8%), anche se il dato è in miglioramento rispetto al primo trimestre, in cui aveva fatto evidenziare un valore negativo (Graf.2).
Le imprese che mostrano una variazione di fatturato decisamente positiva (+6,8%) sono quelle di più grande dimensione, con oltre 50 addetti.
Leggermente in aumento (+0,2%) il fatturato per le imprese con un numero di addetti compreso tra 11 e 20, mentre sono in difficoltà le imprese con 21-50 addetti (-2,7%) e soprattutto le unità più piccole, con 1-4 addetti (-5,7%) e con 5-10 addetti (-5,3%) (Graf.3).
L’occupazione nel trimestre evidenzia una debole variazione negativa (-0,3%), che è il risultato della contrazione rilevata presso le imprese piccole e medie in parte controbilanciata dall’aumento leggermente positivo rilevato presso le unità di maggiori dimensioni.
La situazione occupazionale permane alquanto grave presso i settori dell’estrattivo e delle costruzioni, che registrano cali occupazionali nell’ordine del 4-5%. Anche le ore lavorate risultano in lieve diminuzione (-1,1%) (Graf.4).
 

 
 Industria manifatturiera
Il comparto manifatturiero industriale aumenta il fatturato su base annua dell’8,0% e consolida quindi il recupero già evidenziato nei trimestri precedenti. Il settore è sostenuto dal costante buon andamento della domanda estera e dalla ripresa della domanda interna soprattutto in ambito locale.
La variazione occupazionale tendenziale si attesta in questo trimestre su un valore leggermente negativo (-0,3%) dopo due trimestri di debole crescita.
Interessante risulta invece, anche in questo secondo trimestre, l’andamento degli ordinativi (+11,0%), che lascia ipotizzare un ulteriore consolidamento dell’attività industriale nel prosieguo del 2014.
Le imprese che evidenziano un andamento decisamente positivo sono quelle che operano nel settore del tessile-vestiario e degli alimentari e bevande.
 
 
 
 Artigianato
Il settore dell’artigianato manifatturiero e dei servizi si caratterizza per una situazione di sostanziale stagnazione. Il fatturato aumenta su base tendenziale dello 0,8%, grazie soprattutto al contributo della domanda nazionale ed estera, mentre la domanda locale, che alimenta la maggior parte dei ricavi del settore, appare ancora in contrazione (-2,2%). In questo contesto anche l’occupazione evidenzia segnali di sofferenza, diminuendo rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno dello 0,8%.
 

 
 Estrattive
Il risultati evidenziati dal settore estrattivo sono decisamente negativi. Il fatturato diminuisce su base annua del 4,9%, con la domanda interna che continua ad evidenziare pesanti contrazioni, mentre quella estera appare complessivamente stagnante. Anche l’occupazione continua a ridimensionarsi, evidenziando una riduzione rispetto allo stesso trimestre del 2013 del 4,3%.
 

 
 Costruzioni
La variazione tendenziale del fatturato del settore delle costruzioni risulta decisamente positiva (+8,3%), ma il dato complessivo è influenzato dalle ottime prestazioni di un’impresa di grande dimensione, che risulta decisiva nella determinazione del risultato economico generale.
Le performance sul piano economico del settore, se si esclude tale impresa, risultano tendenzialmente negative e il linea con la decisa contrazione rilevata nell’occupazione (-5,1% la variazione su base annua). Il comparto edile sembra quindi essere ritornato in una fase di crisi, dopo la breve parentesi positiva nella seconda parte del 2013.
 

 
 Distribuzione all’ingrosso e al dettaglio
In questo trimestre i settori del commercio all’ingrosso e del commercio al dettaglio si connotano per una dinamica congiunturale simile.
Sul piano dei risultati economici, la variazione tendenziale del ricavi è per entrambi i settori solo leggermente positiva (+0,3%). Il commercio al dettaglio risente della stagnazione della domanda locale, mentre il commercio all’ingrosso si caratterizza per dei risultati positivi del fatturato realizzato dal comparto alimentare (+4,0%), che sono però controbilanciati dall’andamento negativo del fatturato dell’ingrosso non alimentare (-2,1%).
L’occupazione è per entrambi i settori sostanzialmente stagnante (+0,1% la variazione nel commercio all’ingrosso; +0,2% nel commercio al dettaglio).
 
Commercio all’ingrosso

Commercio al dettaglio
 
 
 Autotrasporto merci
Il settore dell’autotrasporto merci evidenzia sul piano dell’evoluzione del fatturato, anche in questo secondo trimestre del 2014, un andamento positivo.
Tuttavia, gli incrementi sono decisamente più contenuti rispetto ai trimestri precedenti, determinati prevalentemente dai risultati di alcune medie e grandi imprese (+0,7% la variazione su base annua).
La tendenza positiva è da attribuirsi, nel periodo esaminato, ad un aumento dei traffici locali e nazionali, mentre quelli esteri denotano una dinamica leggermente negativa.
L’occupazione si caratterizza per una leggera diminuzione (-0,8%), ma da un paio di trimestri evidenzia un andamento decisamente migliore rispetto a quello marcatamente negativo del biennio 2012-2013.
 

 
 Servizi alle imprese e terziario avanzato
Il settore dei servizi alle imprese e del terziario avanzato sembra essere tra i comparti più in salute in questa fase congiunturale.
Il fatturato, nel secondo trimestre del 2014, cresce su base annua del 3,8%, sostenuto prevalentemente dalla domanda nazionale, e conferma la tendenza positiva già evidenziata nell’ultima parte dello scorso anno.
Cresce in maniera decisa anche l’occupazione (+2,8%), confermando la dinamica dei mesi precedenti.
 
 
 
 Prospettive degli imprenditori trentini 
Giudizio sulla redditività e situazione economica dell’impresa:
distribuzione percentuale delle tre modalità di risposta (per settore) 
 

 
 
Previsioni degli imprenditori sulla redditività e situazione economica dell’impresa tra un anno:
distribuzione percentuale delle tre modalità di risposta (per settore)
 

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