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22 aprile, Giornata Mondiale della Terra – Di Lucia Coppola

È la più grande manifestazione ambientale dedicata al nostro Pianeta che si celebra ogni anno dal 1970

La Giornata Mondiale della Terra rappresenta un momento fondamentale per riflettere sull’impatto delle nostre azioni sull’ambiente in cui viviamo.
Ci ricorda che ogni scelta, piccola o grande che sia, ha un impatto significativo sulla Terra.
Emissioni di gas serra, trivellazioni nel terreno per ottenere combustibili fossili, deforestazioni, allevamenti intensivi, inquinamento dell’aria e dei mari, scioglimento dei ghiacciai e innalzamento delle maree, siccità, inondazioni, incendi.
Questo e molto altro è ciò che sta accadendo ora, nel mondo. E la responsabilità è di ogni singolo individuo, quindi anche nostra.
 
Quest’anno il tema della Giornata è «Planet vs. Plastics». Earthday.org, l’Ong americana che organizza l’evento, chiede una riduzione del 60 percento della produzione di tutte le plastiche del mondo entro il 2040.
Una sfida globale alla presenza invasiva della plastica nell’ambiente e negli organismi degli esseri viventi.
Questo materiale che ha cambiato e facilitato la nostra vita, rappresenta oggi un problema enorme. Infatti ne produciamo troppo e non riusciamo a smaltirlo in modo ecologico.
 
La plastica è indistruttibile, si spezzetta dando origine alle microplastiche, che possono rilasciare sostanze tossiche nel cibo, nell’acqua e nell’aria.
La plastica è entrata nel nostro corpo. Studi scientifici l’hanno trovata nel cuore, nel cervello, nel flusso sanguigno.
La plastica aderisce agli organi interni assieme ai metalli pesanti e ci danneggia.
Pensiamo che negli ultimi dieci anni è stata prodotta più plastica che nell’intero XX secolo.

Dobbiamo impegnarci a investire in tecnologie e materiali innovativi per costruire un mondo senza plastica, arrivare ad eliminare entro il 2030 tutte le plastiche monouso, promuovendo contemporaneamente una diffusa consapevolezza dei danni causati dalla stessa alla salute umana, animale e di tutta la biodiversità.
Una sfida epocale che possiamo vincere anche cominciando da noi stessi, impegnandoci per raggiungere l’obiettivo fondamentale che è quello di salvaguardare la nostra Terra e consegnarla il meno malata possibile ai nostri figli e nipoti che a loro volta lo tramanderanno.
Tutti noi, impegnandoci, possiamo fare la differenza.

Lucia Coppola

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