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Parte da Flormart la campagna «The Green Italy»

Chiusa a Padova la 71ª edizione della fiera internazionale del florovivaismo italiano

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Da Flormart parte la grande campagna «The Green Italy» per la riforestazione delle città e per l’ampliamento delle aree verdi su tutto il territorio nazionale. Un contributo rilevante nel contesto di una risposta globale al cambiamento climatico, all’inquinamento e alla siccità.
La 71ª edizione di Flormart ha visto la presenza di circa 200 stand di aziende espositrici, la visita di migliaia di operatori professionali e di 150 buyer esteri, portati a Padova dal programma di Fiere di Parma (che ha organizzato Flormart per la prima volta e continuerà nel prossimo decennio) e ICE-Agenzia.
C’è attesa tra i vivaisti italiani per la i programmi di riforestazione urbana che beneficeranno dei fondi del PNRR e dell’interesse di varie Amministrazioni Locali, nonché di Enti privati.
 
L’Italia oggi ha una disponibilità immediata di circa 4 milioni di nuovi alberi l’anno, ma si potrà fare di più se si investirà sul florovivaismo e sullo sviluppo fisico dei vivai in particolare, per trovare nuove superfici utilizzabili per le piantagioni e superare ostacoli burocratici e vincoli ambientali.
«Non era facile ripartire con Flormart dopo la lunga pausa dovuta al Covid – ha detto Gino Gandolfi, Presidente di Fiere di Parma – ma ci siamo impegnati perché siamo convinti che il florovivaismo sia un’altra eccellenza del made in Italy, anch’essa da esportare, potenziando maggiormente quanto già fatto finora. Ci rassicura la soddisfazione espressa dalle aziende florovivaistiche espositrici e dai 150 buyer esteri, giunti qui a Padova grazie alla collaborazione con ICE – Agenzia».
 
L’Italia, come è noto, ha aderito all’Agenda europea 2030 per il Green Deal, consapevole che la forestazione urbana favorisce lo stoccaggio di CO2 e l’assorbimento delle polveri sottili, contribuendo a far sì che le strade trafficate e le aree vicino a parchi giochi, asili nido e scuole diventeranno più puliti se alberi e pianti potranno legare piccole particelle e biossido di azoto.
«The Green Italy» significa far procedere speditamente la transizione ecologica, con progetti per realizzare giardini verticali, per riutilizzare aree industriali dismesse, il vertical farming, la logistica e le tecniche sostenibili di produzione in serra e in campo. Anche con progetti di privati, basti pensare al progetto KilometroVerdeParma che ha già messo a dimora 46.000 alberi e prevede di piantare ulteriori 30.000 piante.
 
A Flormart 22 ha partecipato e preso la parola anche Josep Pagès, Segretario Generale di ENA, European Nurserystock Association, Associazione dei vivaisti europei, che promuove «Green Cities Europe», un progetto, finanziato all’80% dall’Europa Unita, cui aderiscono 13 Paesi europei, tra cui l’Italia.
«Il verde urbano ha un impatto notevole sull’ambiente – ha dichiarato Pagès – perché riduce l’inquinamento, brucia CO2, produce ossigeno e rende le città più belle e i cittadini più sani e felici». Il progetto prevede l’attivazione di congressi, seminari e incontri B2B, per assistere i professionisti che svolgono un ruolo decisivo nell'urbanistica e nella pianificazione del paesaggio.
 
Per The Green Italy sarà importante anche lavorare per la educazione verde dei cittadini, effettuando un cambio di rotta culturale, coinvolgendoli nella gestione attiva e responsabile del territorio e del verde, rendendo i giardini luoghi incantevoli e sicuri.

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