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La geografia storica dei Macéta – 4. Primiero e San Martino

La storia rivista e corrotta in punta di piedi dai nostri studiosi Luca & Siro

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Il Comune di Primiero San Martino di Castrozza nasce nel 2015 da un esperimento di fusione a freddo condotta dal Prof. Carlo Rubia al Cern di Ginevra.
Rubia ha scoperto che unendo una molecola di Fiera di Primiero a un atomo di Transacqua a un protone di Tonadico e a un procione di Siror, poteva nascere un nuovo Comune.

San Martino di Castrozza deve la sua origine all'ospizio dei Santi Martino e Giuliano, che accoglieva i viandanti spacciatori diretti dal Primiero alla Val di Fiemme mentre preparavano gli spinelli valicando il Passo Rollo.
Le piste sciabili locali, in realtà, erano piste sì ma di neve strana... Infatti qui non si è mai usato lo spazzaneve, bensì lo spaccianeve e gli esistenti impianti non erano di salita, ma di... tirata.
 
San Martino si inserisce in un panorama davvero straordinario con le cime di Cimon, Sass Maor e Colbricon, che solo a pronunciarle vien voglia di ballare il cha cha cha.
D’inverno a 3.192 metri sulle Pale c’è un gran freddo; esse si tingono di rosa a ogni tramonto, anche perché quando c’è tanto freddo le Pale arrossiscono e quindi è meglio coprirle.
 
Le gente di Fiera di Primiero è fiera di essere di Primiero.
La sua nascita risale al XV secolo quando si sviluppa l'industria mineraria. I primi borgomastri, infatti, sono i Sette Nani, anche se ancor oggi nessuno si ricorda i loro nomi di seguito.
Dal 1401, come importante distretto minerario del Tirolo, è governata dai conti Loacker: Erwin Loacker e sua moglie, Loacker Chebontà.
Nel corso del Quattrocento la felice posizione topografica rende Fiera il comune più importante della valle e il più popolato da roditori.
 
Fino alla fine del XVIII secolo non ci sono avvenimenti di rilievo, ma solo rilievi avvenenti.
Nel 1807 Napoleone conquista bonaparte del Tirolo e cede Primiero alla Baviera.
Dopo il Congresso di Vienna l’area torna con l’Austria fino alla fine della prima Guerra Mondiale, quando con il Trentino Alto Adige è annessa al Regno d'Italia.
Verso la fine del 1800 sono chiuse le miniere: ma che maniere!
 
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale vengono ripristinate le vecchie amministrazioni comunali e Fiera di Primiero riacquista la propria autonomia politico-amministrativa.
Periodicamente la popolazione deve lottare contro le varie inondazioni, filmate anche dalla Rai che poi le ha mandate in onda.
Lo stemma del Comune di Fiera di Primiero riporta la dicitura «Troncato d'argento e di rosso alla rosa a sei petali, tre e tre, dell'uno nell'altro con il talamo del campo».
Pare che l’abbiano scritta Battisti…e Mogol.
 
Luca & Siro 
I Macéta

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