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Via libera dal Governo a una specifica norma di attuazione

Commercio, alle Province di Trento e Bolzano autonomia nella pianificazione e programmazione

Governo del territorio, mantenimento e ricostruzione del tessuto commerciale tradizionale, tutela della vivibilità dei centri storici: sono questi gli elementi chiave della norma di attuazione che ha ricevuto ieri il via libera dal Governo e che riconosce alle Province autonome di Trento e di Bolzano la competenza in materia di pianificazione commerciale.
Ieri, a Palazzo Chigi a Roma, assieme al presidente altoatesino Arno Kompatscher, era presente il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Alessandro Olivi.
 
«Con questa norma – ha commentato Olivi – ci viene riconosciuta la prerogativa di modellare la pianificazione commerciale alle specificità del nostro territorio e del tessuto economico locale.
«Viene restituita alle competenze provinciali la possibilità di programmare il futuro del commercio in sintonia con il pluralismo del nostro sistema distributivo costituito prevalentemente da piccole e medie imprese.
«Abbiamo particolarmente insistito per affermare la prevalenza della competenza provinciale rispetto ad un principio di liberalizzazione eccessivo che rischiava di omologare il Trentino e l'Alto Adige a sistemi di offerta commerciale basati sulla quantità e non sulla qualità.
«Ora sarà possibile proseguire nel solco della linea già tracciata dalla legge provinciale approvata nella scorsa legislatura, che aveva già segnato nel panorama nazionale un coraggioso tentativo di pianificare lo sviluppo futuro degli insediamenti commerciali secondo un rapporto di equilibrio con le specificità territoriali, con il sistema delle infrastrutture, con la vocazione turistica del territorio e con il rilancio dei centri storici.
«Ora a completare il percorso di un modello commerciale a misura di comunità e socialmente sostenibile manca solo la possibilità di una autonomia legislativa in materia di aperture e orari.»
In questo modo si apre quindi la possibilità di temperare il regime di liberalizzazione introdotto su tutto il territorio nazionale dagli ultimi governi.
 
Ma vediamo cosa dice la norma.
«…Al fine di garantire la tutela della salute, dei lavoratori, dell´ambiente, ivi incluso l´ambiente urbano, dei beni culturali, il governo del territorio e il mantenimento e la ricostruzione del tessuto commerciale tradizionale nonché la tutela della vivibilità dei centri storici, le Province possono anche prevedere, senza discriminazione tra gli operatori e nel rispetto del principio di proporzionalità, aree interdette agli esercizi commerciali e limitazioni per l'esercizio del commercio nelle zone produttive.
«Le Province, in relazione alla specificità topografica montana del territorio e alle particolari tradizioni che ne rappresentano l´identità, possono adottare misure di salvaguardia e riqualificazione delle attività commerciali, anche mediante piani di incentivazione…»

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