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Trovare occupazione, l’Agenzia del Lavoro raccoglie progetti

Approvato dalla Giunta provinciale di Trento un avviso ad hoc, su proposta dell'assessore Spinelli. Budget di 2 milioni di euro

Favorire l'inserimento lavorativo dei soggetti con maggiori difficoltà e a rischio di disoccupazione di lunga durata.
Con questo obiettivo, la Giunta provinciale ha approvato oggi la delibera a firma dell'assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, Achille Spinelli, riguardante l'avviso per la presentazione di proposte progettuali per la ricerca attiva del lavoro, nell'ambito del Programma operativo del Fondo sociale europeo 2014-2020 della Provincia.
A fronte di un impegno di 2 milioni di euro, che saranno assegnati all'Agenzia del lavoro, si avrà un cofinanziamento di 1,7 milioni di euro dallo Stato e dall’Unione Europea.
«Questa iniziativa prevede il coinvolgimento di enti pubblici e privati per il potenziamento delle competenze dei disoccupati, al fine di sostenerli nella ricerca di un'occupazione, – evidenzia l'assessore Spinelli. – La Giunta è particolarmente attenta alle esigenze delle fasce deboli della popolazione e ritiene fondamentale sostenere chi ha difficoltà a proporsi o a rientrare nel mercato del lavoro.»
 
Il progetto nasce con l'obiettivo di favorire l’incontro domanda-offerta, anche attraverso l’utilizzo di canali informatici.
In particolare, si vogliono supportare gli utenti - con diversi background - nel conoscere i canali per la ricerca attiva ed autonoma del lavoro, nel creare e presentare il proprio curriculum vitae (inserendolo nel portale Trentino lavoro), nell’acquisire le più moderne ed efficaci tecniche di presentazione presso i datori di lavoro e nel saper gestire opportunamente i colloqui di selezione.
L’obiettivo generale dell’avviso, è di alleggerire i Centri per l’impiego di una parte di attività ora gestita prevalentemente con colloqui individuali di natura standardizzata, tecnicamente definiti colloqui di accoglienza ed orientamento di primo livello, e consentire dunque agli operatori dei Centri per l’impiego di dedicare la propria attività prevalentemente alle funzioni orientative più specialistiche e personalizzate, in funzione della definizione del patto di servizio e in risposta ad esigenze informative e consulenze individualizzate.

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