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Il dosso elettrico Lybra ricaricherà gli eco-taxi di Roma

Vetrina importante per «UP», la startup lanciata dal Premio D2T di Trentino Sviluppo

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UP, la startup avviata nel 2010 grazie al Premio D2T Start Up di Trentino Sviluppo, è protagonista di «Via Col Verde», progetto che prevede la realizzazione nella città di Roma di un avanzato sistema di taxi con auto elettriche ricaricate da pannelli fotovoltaici e dai dossi stradali che producono energia prodotti proprio da Underground Power.
E Andrea Pirisi, uno dei fondatori, preannuncia l’apertura di una sede produttiva in Trentino entro la prossima estate.
«Questo è per noi un progetto importante – spiega Andrea Pirisi, amministratore delegato di Underground Power - che contribuisce a dare sostanza a quella che fino ad un paio di anni fa era soltanto una bella idea. Grazie al supportato fornito da Trentino Sviluppo con il bando Seed Money, in queste settimane stiamo mettendo a punto gli ultimi dettagli del piano aziendale per consentire l'apertura di una sede produttiva in Trentino entro la prossima estate.»

La sperimentazione presentata poco prima di Natale nasce da una ricerca svolta nelle città di Milano, Torino, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Palermo da Interactive Marketing Research, dalla quale risulta che il 73,6% degli italiani prenderebbe il taxi ecosostenibile più spesso, il 59,5% lo ritiene pulito, il 43,4% silenzioso, il 41,8% moderno/innovativo e il 33,6% economico.

«Via col verde» prevede quindi, entro la prossima primavera, la realizzazione a Roma di un avanzato sistema di trasporto ecosostenibile, dove ben 50 Renault ZOE e Toyota Prius Plug-in verranno ricaricate da pannelli fotovoltaici e dai dossi stradali che producono energia di Underground Power e saranno equipaggiate con l'innovativa Eco Box di Telecom Italia per ottimizzare i consumi e certificare il risparmio di CO2 della corsa attraverso le applicazioni Cloud della Nuvola Italiana. L’iniziativa è promossa dall’Unione Radiotaxi d’Italia, Renault, Toyota, Telecom Italia e Underground Power con il patrocinio del Ministero dell’ambiente e della rappresentanza in Italia dell’Unione Europea.

Durante la presentazione alle principali testate nazionali le auto elettriche fornite da Renault e Toyota sono transitate sull’originale dispositivo in grado di produrre energia elettrica dal traffico automobilistico.
«Lybra», questo il suo nome, è assimilabile a un dissuasore di velocità (comunemente noto come «dosso») interrato sotto il livello stradale, ed è in grado di trasformare l’energia cinetica prodotta dai veicoli in frenata in energia elettrica pulita e a costo zero.

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