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Ecohotel, a Torbole il primato dell’albergo «passivo»

E’ il primo in Italia e secondo al mondo: costruito in legno secondo i criteri ARCA

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Per riscaldarlo d’inverno e raffrescarlo d’estate si spenderà meno di 1 euro a metro quadro l’anno. Mentre pannelli solari, scambio geotermico con l’acqua di falda ed impianto fotovoltaico lo rendono del tutto autonomo dal punto di vista energetico.
Ormai quasi pronto, aprirà ad aprile, l’Eco Hotel Bonapace di Nago Torbole è riuscito a stabilire un importante primato: sarà il primo hotel «passivo» d’Italia, primo al mondo ad ottenere contemporaneamente le tre certificazioni Passivhaus Institut, CasaClima-ClimaHotel ed ARCA Platinum.
 
Presentato oggi alla stampa, l’hotel-garnì da 20 stanze è costruito in legno, con pannelli X-Lam, e deve il suo primato energetico a particolari pacchetti isolanti, realizzati con materiali di riciclo, vetri tripli basso emissivi a doppia camera d’aria e ad un ottimale sfruttamento dell’irraggiamento solare.
Il costo? Superiore di un 5-7% rispetto ad un edificio di classe B, spesa che si pagherà in appena 3-4 anni grazie ai risparmi sulle bollette di acqua, luce e gas.
 
Di proprietà della famiglia Jacobitti, progettato dalla ditta Armalab, con sede presso il BIC di Trentino Sviluppo a Pergine Valsugana, l’Eco Hotel Garnì Bonapace di Nago Torbole fa del risparmio energetico e dell’ecosostenibilità in campo edilizio i propri punti di forza.
Oggi la presentazione alla stampa alla presenza del committente, Arrigo Jacobitti, del progettista Fabio Ferrario e di Mauro Casotto, amministratore unico di ARCA Casa Legno.
 
L’intera struttura portante è in legno (pareti e balconi in pannelli in legno con tecnologia X-Lam e solai in travi di legno lamellare, con certificazione di gestione sostenibile delle foreste PEFC), come in legno di larice sono anche i rivestimenti esterni.
Particolare attenzione è stata riservata, alla realizzazione di un involucro efficiente, privo di ponti termici, con l’installazione di serramenti passivi con tripli vetri basso-emissivi e connessioni prive di perdite d’aria, nonché di un sistema impiantistico ottimizzato permettono di ottenere un edificio efficiente nei costi che fornisce un alto livello di comfort abitativo utilizzando un quantitativo di energia minimo.
 
L’hotel è dotato inoltre di un impianto di ventilazione meccanica controllato con una portata di 1.600 metri cubi l’ora ad altissima efficienza, certificato da Passivhaus con rendimento pari all’84%.
Anche i consumi elettrici e per la produzione di acqua calda sanitaria sono ridotti, grazie a 14 metri quadrati di pannelli solari sottovuoto ad alta efficienza in grado di soddisfare oltre il 50% del fabbisogno di acqua calda sanitaria; la parte rimanente viene integrata dall’impianto a pompa di calore geotermica acqua-acqua, di potenza pari a 30 kW, che sfrutta la falda del lago di Garda, la cui riva dista appena 600 metri di distanza.
 
Praticamente il solo utilizzo dell’unità di trattamento aria è in grado di deumidificare e raffrescare per l’intero fabbisogno di climatizzazione estiva; la parte rimanente viene integrata dalle travi fredde attive LINDAB complete di sistema drypac, che consente di lavorare ad una temperatura di mandata inferiore a quella di rugiada.
L’installazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 10 KWh renderà l'edificio autonomo per quanto riguarda il fabbisogno di corrente elettrica.
 
Inoltre per massimizzare l’efficienza energetica ed il comfort degli utenti è stata data particolare attenzione alla simulazione solare dell’edificio.
Un’analisi dinamica dell’irraggiamento reale ha permesso di ottimizzare le aperture, per lo sfruttamento dell’energia solare in inverno, e i dispositivi di ombreggiamento per il raffrescamento estivo.
 
Sulla facciata a sud sono state montate esternamente alle finestre delle tende verticali motorizzate, che riflettono i raggi UV evitando il surriscaldamento degli ambienti interni.
Il tutto è regolato dalla domotica che ne ottimizza l'utilizzo: appena si esce dalla stanza disinserendo la chiave elettronica le finestre si chiudono automaticamente e si abbassano le tende esterne, così da conservare la temperatura ottimale.
 
Anche la scelta di realizzare il parcheggio interrato si inserisce nell’ottica della sostenibilità edilizia dell’edificio, perché permette di ridurre al minimo le superfici pavimentate a vantaggio di quelle a verde, con tutti gli effetti positivi che ne conseguono, quali la riduzione dell’effetto serra e dello scorrimento superficiale delle acque meteoriche.
L'hotel consumerà per riscaldamento appena 13 kWh a metro quadro, che corrispondono a circa 680 euro annui, mentre per il raffrescamento saranno sufficienti 11 kWh a metro quadro, pari a circa 500 euro l'anno.
 
Il tutto garantito da diversi protocolli di qualità: l’edificio sarà infatti certificato dal Passivhaus Institut di Darmstadt, primo in Italia e secondo al mondo, ed otterrà anche le certificazioni CasaClima-ClimaHotel e ARCA Platinum, non appena superati i due test in cantiere - isolamento acustico e permeabilità all’aria – previsti dal sistema di certificazione trentino, ad oggi l’unico ad essere riservato esclusivamente alle costruzioni in legno.
Oltre all’efficienza energetica ARCA garantisce infatti massima attenzione anche alle performance in fatto di isolamento acustico, resistenza ai terremoti e al fuoco e ridotto impatto ambientale, con scelta di materiali naturali e a «chilometro zero».

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