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Al via oggi «ICT Days orizzonti 2015» – Di Michele Soliani

La quinta edizione dei ITC Day è stata inaugurata alla presenza di Alberto Pacher

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Nell’introduzione iniziata da Fausto Giunchiglia, breve per via del grande contenuto che l’evento si propone, è stato ricordato che la durata di questo sarà di quattro giorni a differenza degli anni scorsi.
Ci troviamo di fronte a un cambiamento dovuto in parte alla crisi ma anche alla nascita di nuove frontiere per quanto riguarda l’economia mondiale.
L’obiettivo dell’evento è di parlare di ITC come «rivoluzione», rivoluzione intesa nel senso di nuova rivoluzione industriale che ha come oggetto non il produrre ma il trasferimento delle conoscenze e della cultura.
Del resto è un elemento che caratterizza l’uomo e che sarà caratterizzato dalla velocità.
 
Non è solo un processo che può essere affidato nelle mani degli ingegneri ma anche in quelle di altri che devono accompagnare la loro opera e quindi l’innovazione tecnologica deve essere inserita all’interno di un vasto processo di innovazione sociale.
Si svolgeranno vari eventi divisi per categorie, ovvero per gli start upper ma anche per i cittadini semplici.
Gian Pietro Picco, Direttore Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione, ha ricordato la storia dell’evento che è strettamente connesso con quello dell’Università, ovvero come opportunità per gli studenti di trovare lavoro.
Oggi sono presenti anche le start up nonché vengono mostrati i programmi di studio dell’università. L’evento non si svolge più solamente in collina ma anche in città dove risiedono i dipartimenti umanistici.
 
Dopo una rapida carrellata dei principali eventi la parola è infine passata al Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Alberto Pacher, che ha ribadito che si deve continuare con quella traiettoria che il territorio sta affrontando per non rivolgersi solo sul presente ma soprattutto sul futuro.
Il Trentino si sta impegnando da tanti anni e la cosa, a suo avviso, non deve essere in alcun modo scontata. Il paragone è quello tra i cip e le malghe, ovvero essere legati sul territorio ma guardando alla velocità. Il tutto non è una contraddizione ma si tenta, ed è questa la scommessa, di compenetrarle. Il 2,5% del PIL trentino è orientato alla ricerca ma anche sulle infrastrutture, si stanno infatti completando le dorsali in fibra ottica, necessarie per lo sviluppo.  
 
Michele Soliani
m.soliani@ladigetto.it

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