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Valsugana, una svolta verso il futuro?

«Dialogo e azioni di sistema alla base dell’innovazione e competitività»

Ieri sera, a Borgo Valsugana, presso l’Auditorium della Comunità di Valle, si è svolto l'incontro «Valsugana una svolta per il futuro».
Obiettivo: presentare le potenzialità e le iniziative promosse dall’ecosistema trentino dell’innovazione, in primo luogo dalla Provincia autonoma di Trento, ai cittadini e agli imprenditori della Valsugana.
Hanno partecipato Marco Depaoli, vicepresidente del Consiglio Regionale; Fausto Giunchiglia, presidente di Trento RISE; Antonietta Tomasulo, consigliere di Trentino Sviluppo con delega su Sviluppo e Innovazione; Paolo Pendenza, dirigente dell’Istituto di Istruzione Alcide Degasperi di Borgo Valsugana; Vania Malacarne, sindaco di Lamon; e Sandro Dandrea, presidente della Comunità di Valle.
 
Fornire a cittadini e imprenditori della Comunità della Valsugana e Tesino una «guida pratica all’innovazione tecnologica per lo sviluppo del territorio».
Questo l’obiettivo dell’incontro «Valsugana una svolta per il futuro».
Perché la parola d’ordine per uscire da questa crisi ed essere competitivi, non solo a livello locale o nazionale, ma anche internazionale, è appunto l’innovazione. Ma quale innovazione bisogna cercare, e come la si può attuare?
 
«In questo periodo di crisi si parla spesso di innovazione – ha esordito, dando il via all’incontro, Marco Depaoli – Dobbiamo puntare sulle nuove tecnologie, quelle che danno opportunità di crescita ai territori, e questo vale ancora di più per la Valsugana, che ha grandi potenzialità. Ecco la ragione del convegno di questa sera.»
 
E di nuove tecnologie ha parlato Fausto Giunchiglia.
«Tutti noi ormai abbiamo uno smartphone o un tablet - ha detto - ma non è finita qui. Tutta la nostra vita si sposterà online: è in corso un processo che cambierà la società, come accadde con la rivoluzione industriale.
«E chi saprà generare le competenze di domani, creerà anche i posti di lavoro di domani, nei settori più svariati: perché il processo di cambiamento è solo all’inizio, e quindi questo è il momento di generare le competenze per gestire la nuova società e assicurarci un vantaggio competitivo sul mercato.»
 
Le nuove tecnologie dell’Information & Communication Technologies (ICT) ormai permeano le nostre vite, e il fenomeno è destinato ad accentuarsi.
Ogni professione, ogni settore sarà pervaso dall’ICT, quindi sarà sempre più cruciale sviluppare le competenze necessarie per gestire queste tecnologie.
Capire il cambiamento in atto, dialogare insieme e concepire azioni innovative di sistema è fondamentale per assicurare la competitività del territorio.
Lo ha confermato anche Antonietta Tomasulo: «L’unico modo per affrontare il nuovo modello di sviluppo economico, è fare innovazione.
L’obiettivo di Trentino Sviluppo è attivare processi proattivi per dare risposte concrete che la promuovano. Perché anche in un momento di crisi si possono realizzare azioni e progetti di sistema».
 
Per individuare le azioni necessarie ad assicurare la nostra competitività, è vitale pensare a medio e lungo termine.
Così fa l’Unione Europea, ad esempio, con agende come Horizon 2020,attraverso le quali gli esperti di settore propongono le linee d’azione sulle quali il Vecchio Continente deve puntare da qui al 2020 per assicurare la propria competitività e il benessere dei cittadini.
È necessario un vero e proprio cambiamento di mentalità, soprattutto nelle nuove generazioni.
 
E su questo si è espresso Paolo Pendenza.
«L’innovazione passa attraverso la formazione delle nuove generazioni, quindi la scuola è uno degli interlocutori principali, insieme alla politica e ai soggetti economici, per pensare azioni sistemiche.Il mondo di oggi è diverso, e così lo sono gli studenti di oggi. Per questo la scuola deve affrontare anche  i temi dell’innovazione tecnologica e delle tecnologie digitali.»
 
Da parte sua Vania Malacarne, ha spiegato come nel 2008 il suo Comune abbia voluto investire sulla banda larga, «pensando all’economia, allo sviluppo culturale, all’apertura del territorio: è un’infrastruttura vitale per far fiorire nuove attività economiche».
Rivolgendosi ai presenti, Malacarne ha poi dichiarato «Qui in Trentino avete un sistema di supporto, formato da enti come la Provincia, Trento RISE e Trentino Sviluppo, che non nasce solo da una condizione di disponibilità finanziaria. Vorrei invitare gli amici trentini ad apprezzarlo, perché non bisogna dare per scontata la creazione di un sistema simile.»
 
A chiudere Sandro Dandrea.
«Dobbiamo ancora comprendere appieno le potenzialità offerte da attori come Trento RISE. Rispetto ad altre comunità noi abbiamo un problema molto concreto, quello dell’occupazione. Dobbiamo fare innovazione, e sono convinto che se non operiamo in modo compatto, tutti insieme, non otterremo risultati sufficienti».
 
L’incontro si è concluso con gli interventi da parte del pubblico, che ha espresso ulteriori idee e proposte per un confronto e un dialogo che tutti, ieri sera a Borgo, sono parsi decisi ad attuare.

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