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La nuova visione dell’evoluzione, a Trento James A. Shapiro

Domani, alle 9.30 presso FBK a Trento, la lectio magistralis del professore, uno dei padri della ingegneria genetica naturale

La lectio magistralis di James A. Shapiro, professore di microbiologia dell’Università di Chicago e autore del recente libro «Evolution: a view from the 21st Century», è prevista per domani, venerdì 15 novembre, alle ore 9.30, presso la Sala grande di FBK, in via Santa Croce, a Trento.
La lezione si terrà in lingua inglese ed è rivolta a tutta la cittadinanza. Il genetista, brillante ricercatore tra i «padri» della  ingegneria genetica naturale, è in Trentino in questi giorni, per il seminario sull’evoluzione e le ricadute applicative nel settore delle tecnoscienze agroalimentari organizzato dalla Fondazione Edmund Mach.
Il corso internazionale, rivolto agli studenti della scuola di dottorato del Centro Ricerca e Innovazione, ha visto intervenire anche il presidente della Fondazione Edmund Mach, Francesco Salamini, il dirigente del Centro Ricerca e Innovazione, Roberto Viola e il professore Vittorio Sgaramella, già professore di biologia molecolare all'Università di Pavia. 
 
 James A. Shapiro
È un ricercatore interessato alla genetica microbica e attivo nel settore che lui stesso definisce «ingegneria genetica naturale» e che aspira al superamento dell'ingegneria genetica tradizionale attraverso lo studio dei sistemi che in natura portano a riarrangiamenti di geni e genomi e che rappresentano una risposta sia al programma fisiologico di sviluppo di cellule e organismi, sia agli stimoli e a stress ambientali discontinui nel tempo e nell'intensità.
«L’intelligenza e la fantasia dell’uomo vengono surclassate dall’evoluzione, che genera organismi complessi nella loro struttura, affidabili nella loro autoriproduzione, capaci di cambiare e proliferare nonostante le catastrofi che hanno punteggiato i 4,5 miliardi d’anni della vita sulla Terra.
Date le sfide che ci aspettano come specie, dobbiamo capire meglio la saggezza di una natura che supera le inevitabili e imprevedibili minacce di ambienti spesso sfavorevoli.
Così chiude il suo libro il microbiologo che vanta anche una laurea in letteratura inglese ad Harvard, Ph.D. in genetica all’Università di Cambridge e post-laurea politico-didattico a Cuba.

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