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Promuovere la formazione duale nell'area alpina

Al Convegno di EUSALP: «La Provincia riconosce il valore strategico della formazione duale: territorio, impresa e scuola devono parlarsi e stipulare un'alleanza»

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«Come rendere l’apprendistato, la formazione duale, attrattiva, più interessante per l’impresa e per l’apprendista. È una questione di retribuzione ed incentivi o piuttosto un fattore culturale?»
Con questo invito alla discussione si è aperto oggi alla FBK di Povo il convegno organizzato dalla Provincia autonoma di Trento, volto ad indagare le migliori condizioni per sostenere la diffusione della formazione duale nelle imprese dell’arco alpino.
Lo spunto di riflessione è venuto dalla condivisione degli esiti dell’indagine condotta dall'INAPP -Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche e commissionata da EUSALP, Gruppo di Azione 3, sulla diffusione dell’apprendistato nelle realtà imprenditoriali della Macro-Regione alpina, confrontando le politiche pubbliche di sostegno, anche al fine di individuarne le buone prassi.
La Provincia ha come noto la leadership del Gruppo d’Azione 3 di EUSALP, la macroregione alpina nata nel 2013 in seno all'Unione europea, composta da 48 Regioni e Province autonome.
 
L’esperienza di apprendistato nasce da un incontro, che non è solo tra la domanda di lavoro e l’offerta - si è detto nel corso del convegno, apertosi con l'intervento del dirigente della Provincia autonoma Roberto Ceccato, che ha portato anche i saluti dell'assessore Mirko Bisesti - , un incontro il cui successo non è solo nell’interesse immediato delle due parti, ma si proietta sulla lunga distanza. Ecco la scintilla: la capacità di entrambi, impresa e lavoratore, di scommettere.
«La Provincia riconosce il valore strategico della formazione duale, - ha sottolineato Ceccato. - Territorio, impresa e scuola devono parlarsi, devono stipulare un'alleanza, affinché le competenze dei ragazzi possano crescere e rispondere alle esigenze espresse dal mondo del lavoro.»
Si tratta - è emerso nel corso del convegno, articolato in tre diverse sezioni, a cui hanno partecipato responsabili ed esperti delle diverse regioni che compongono EUSSALP - di una scommessa complessa: è necessario sostenere il ruolo di mediazione dell’istituzione formativa deputata a erogare la formazione esterna e promuovere al tempo stesso la diffusione di una cultura che consideri la formazione duale un’esperienza positiva, caratterizzante e orientata al successo professionale.
 
I giovani in apprendistato ricevono una remunerazione, o un contributo economico, generalmente definiti dalla contrattazione collettiva che crescono conformemente alla maturazione delle competenze.
Le imprese beneficiano a loro volta di sussidi o forme di sollievo fiscale per sostenere i costi della formazione e rendere il progetto praticabile ed interessante.
Ma non tutte le realtà sono uguali: da qui l'importanza di mettere a confronto le migliori prassi e le soluzioni che le Regioni dell’arco alpino hanno adottato e promuovono: dalla definizione di percorsi in azienda, all’inserimento di istruttori, mentori o tutor aziendali.
L’impegno della Provincia autonoma è quindi quello di creare consapevolezza in merito all’importanza del modello di apprendistato per un mercato del lavoro che richiede competenza, flessibilità ed un approccio culturale orientato a cogliere le opportunità della formazione dei giovani in azienda.

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