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Ultime battute presidenziali nel Primo Maggio francese

Marine Le Pen decide di non appoggiare Sarkozy – Di Michele Soliani

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Le varie manifestazioni del primo maggio, che si sono susseguite quest’anno in Francia, hanno avuto un sapore totalmente diverso visto che dopo 17 anni potrebbero essere le ultime con un Presidente in carica neogollista.
Domenica prossima si svolgerà il secondo turno e già da subito si saprà chi sarà per i prossimi cinque anni il Presidente francese.
 
La manifestazione più importante della giornata è stata quella del Front National, oceanica e maestosa, che si è svolta stamattina. 
Tutta la Francia è rimasta ad ascoltare in trepidante attesa il discorso di Marine Le Pen, discorso che ha mostrato appieno il suo pensiero.
 
A suo avviso né la Destra né la Sinistra presentano una parvenza dei loro originari ideali; non vale la pena dare un voto a nessuno dei due. Marine Le Pen ha quindi fatto capire la sua intenzione di voto: scheda bianca.
Del resto, Sarkozy e i suoi consiglieri speravano in un appoggio da parte di questa ma hanno, come dice un famoso detto, «fatto i conti senza l’oste».
 
L’ oste in questa occasione non è stato generoso come in passato, anzi ha preso ampliamente le distanze da un cliente che non ha cercato in alcun modo di venire incontro alle sue richieste.
Così se Sarkozy si trovava già in difficoltà dai sondaggi, ora si trova in una situazione ben peggiore di quella di due settimane fa, visto che difficilmente potrà contare su quel serbatoio di voti quale è il Front National.
 
Ma forse una simile uscita di scena è anche voluta da Sarkozy; il quale, se dovesse essere rieletto, dovrà continuare ad appoggiare la Cancelliera tedesca e la sua politica di austerità per almeno un altro anno.
Nel 2013 ci saranno le politiche in Germania e solo allora si potrà sapere che destino di Angela Merkel.
Sarkozy ha comunque condotto una campagna elettorale anomala, sicuro della sua vittoria non ha capito le esigenze del suo popolo, dopo il primo turno non ha cercato nessun accordo con il Front National anzi si è scontrato con questi considerandoli un Partito di secondaria importanza. 
 
Questo può essere fatto in Italia, dove la Destra estrema si aggira su un 4% scarso, ma non in Francia dove da anni godono di un ampio 15% ad ogni elezione presidenziale. 
In Italia il Pdl ha per anni governato con la Lega, partito che in parte assomiglia al Front National, perché sapeva che senza di questo era impossibile vincere un’elezione.
 
La sconfitta di Sarkozy, voluta o non voluta, sarebbe in qualsiasi caso devastante.
Il Partito socialista, poco sicuro della sua vittoria, aveva scelto un candidato di riserva e indubbiamente perdere contro una riserva, sia nel calcio che nella politica, è sempre umiliante.
 
Michele Soliani
m.soliani@ladigetto.it

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