Home | Esteri | Road to Washington. Romney e Obama al dibatitto in TV

Road to Washington. Romney e Obama al dibatitto in TV

Obama viene battuto di peso dal suo sfidante repubblicano – Di Michele Soliani

image

<

Ci ha fatto una certa impressione assistere al dibattito tra Romney e Obama, perché al più delle domande che ha fatto il candidato repubblicano avremmo saputo rispondere anche noi.
Forse dopo quattro anni di Casa Bianca, dove l’ultima parola spetta sempre al Presidente, Obama si è trovato impreparato e forse anche meravigliato di tanta spudoratezza.
Resta il fatto che al momento esce vincitore Romney. Dallo scontro televisivo, s’intende, non dalla sua riconferma alla Casa Bianca. Ma, in un Paese così volubile di fronte alle apparenze, tutto è possibile.
Per questo abbiamo chiesto al nostro Michele Soliani di fare il punto della situazione.

Quella di ieri sera doveva essere una passeggiata per Obama, in realtà il tutto si è trasformato in un incubo.
Il presidente, sicuro dei consensi di cui sino a ieri godeva, si è presentato al primo dei tre dibattiti previsti tra i due sfidanti rilassato, forse fin troppo.
Mitt Romney, suo principale sfidante, si è presentato all'arena televisiva carico e con l'obiettivo di vincere contro l'avversario democratico.
 
Il risultato lo ha indubbiamente premiato. Se nel primo dibattito televisivo in campagna elettorale presidenziale del 1960, allora i sfidanti erano Kennedy e Ninox, il primo riuscì a stracciare il secondo grazie alla televisione, questo non vi ê stato ieri, almeno per quanto riguarda Obama.
Il candidato democratico ha subito una cocente sconfitta non a causa di un’influenza, come successe a Nixon, e non si è mostrato neanche con i toni di voce convincente.  Romney non si è neanche dimostrato aggressivo e si è mosso come un vero e proprio fiorettista.
 
Un esempio lo troviamo quando Obama ha ricordato, appositamente, che ricorreva il suo anniversario di matrimonio.
«Auguri signor presidente, – ha affermato il candidato repubblicano. – Sono sicuro che questo era il posto più romantico che lei potesse immaginare... Qui con me!»
Del resto, in questa occasione giocava il tutto per tutto e ormai non gli rimaneva più nulla da perdere.
 
La sua mossa è stata un semplice quanto fine attacco alla politica economica di Obama, manovra che senza dubbio ha spiazzato il presidente uscente, il quale non ha ricordato - ad esempio - alcuni lati oscuri dello sfidante repubblicano.
Romney è stato infatti accusato di aver evaso per centinaia di milioni di dollari in tasse, attraverso l'azienda Bain Capital.
Si è dimenticato pure di citare i conti correnti in paradisi fiscali e anche l'infelice affermazione di Romney che disse che il 47% degli elettori americani non lo voteranno poiché dipendenti dal welfare che sta tanto a cuore ai democratici.
 
I sondaggi del resto hanno affermato la chiara vittoria di Romney: oltre due terzi dei spettatori hanno affermato la vittoria di Romney.
Dell’incontro, non della corsa alla casa Bianca.
Obama tuttavia sta indubbiamente rischiando in un grande Paese così legato alla spinta emotiva. E il rischio che si verifichi un nuovo «6 maggio»non più francese ma per questa volta statunitense, non è scongiurato.
 
Michele Soliani
m.soliani@ladigetto.it

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande