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Obama e Romney verso l’ultima settimana prima del voto

Testa a testa da fotofinish tra i due sfidanti – Di Michele Soliani

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Manca una sola settimana all’appuntamento elettorale del 6 novembre, quando gli statunitensi dovranno votare per scegliere il Presidente degli Stati Uniti. Chi vincerà tra Obama e Romney?
È questa la domanda che in molti si pongono e a meno di una settimana dall’appuntamento elettorale la situazione è sempre più in bilico.
Se lo scorso dieci agosto il Presidente risultava ampliamente in testa ai sondaggi, veniva attribuito a lui un 47% a fronte del 43% di Romney, la tendenza sembra in questi ultimi giorni invertita con il primo fermo a un 46% e il suo sfidante attestarsi su un 47%.
 
Indubbiamente un’incredibile guadagno di consensi da parte del candidato repubblicano, il quale si è trovato in questi due ultimi mesi in varie situazioni di difficoltà.
Basti solamente pensare alle accuse rivolte nei confronti di quei americani che vivono alle spalle del sistema sanitario nazionale o alla sua sconfitta in due dei tre dibattiti televisivi con Obama.
La campagna è ancora aperta visto che dodici stati su cinquanta risultano ancora incerti sul vincitore.
 Florida e Virginia contano ben 42 grandi elettori. Altri stati ancora in bilico sono il Colorado, dove si sta assistendo a un testa a testa, e Pennsylvania.
 
È stata anche la campagna elettorale dei fondi elettorali, che ha visto Obama con un budget di 934 milioni di dollari a fronte dei 881 di Romney.
Il primo ha comunque ancora un budget di 134 milioni, cifra inferiore al tesoretto di 193 milioni dello sfidante repubblicano.
Chi sono i principali finanziatori dei due sfidanti? Fred Eychaner, magnate dei media, e James H. Simons, presidente della Renaissance Technologies Corp, sono risultati, con i loro rispettivi 3,5 milioni di dollari, i principali finanziatori del presidente uscente.
 
Per quanto riguarda Romney, troviamo in testa alle donazioni Sheldon Adelson e consorte, titolari di un casinò di Las Vegas, con la cifra di 20 milioni di dollari.
Se si guardano gli altri finanziatori notiamo che il candidato democratico gode di aiuti da parte del mondo dell’elettronica e del cinema, mentre il repubblicano basa la sua campagna soprattutto grazie ai soldi dei soliti petrolieri texani, storici finanziatori dell’elefantino repubblicano.
 
Michele Soliani
m.soliani@ladigetto.it

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