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Missione della Provincia autonoma di Trento

Trentino e Uruguay: poste le basi per una collaborazione di sistema

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Si è recentemente conclusa la missione della Provincia autonoma di Trento in Uruguay organizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento e l’Associazione Trentini nel mondo e con il supporto e coordinamento dell’Ambasciata d’Italia a Montevideo.
Nella tre giornate di l lavoro si sono susseguiti gli incontri con i vertici delle istituzioni uruguayane – in particolare il Ministro Educazione e Cultura Maria Julia Muñoz e il Vice Presidente della Repubblica e Presidente del Senato Raúl Sendic – con le Università pubbliche e private del paese – l’UDELAR, Università statale fucina della classe dirigente del paese e l’Università de Impresa, facoltà privata specializzata nel business administration – e con i vertici delle organizzazioni di promozione tecnologica e imprenditoriale nonché con la vitale comunità di origine trentine presente nel paese.

«Una visita utile ad avviare e strutturare i rapporti di collaborazione con una paese in crescita, di notevole affidabilità e di accesso strategico al grande mercato del Mercosur ma che per le sue dimensioni contenute (sono circa 3,5 milioni gli abitanti) può rappresentare un interlocutore 'a misura' del nostro sistema territoriale. Grazie alle concrete piste di lavoro costruite negli incontri di alto livello avuti e ad una comunità di origine trentina arrivata ai vertici delle istituzioni ed organizzazioni del paese, intendiamo offrire strutturate occasioni di cooperazione e crescita per la nostra Università, i nostri centri di ricerca e le nostre imprese» ha dichiarato l’assessora Sara Ferrari che ha partecipato alla missione assieme al rettore dell’Università degli Studi di Trento Paolo Collini e al presidente della Associazione Trentini nel mondo Alberto Tafner.
 

 
L’Uruguay è un paese che ha registrato una crescita assai significativa nell’ultimo decennio, che le ha consentito di raggiungere un livello di pil pro-capite tra i più elevati del Sud America, di attrarre importanti investimenti internazionali e di crescere sul piano tecnologico e produttivo anche grazie ad una sempre maggiore apertura internazionale.
La missione è stata promossa dalla Provincia autonoma di Trento con il supporto dell’Ambasciata d’Italia a Montevideo e la cooperazione della Università degli Studi di Trento e della Associazione Trentini nel mondo.

Grazie alla messa a valore delle diverse relazioni dei soggetti promotori della visita, è stato possibile mettere in campo un programma di lavoro di alto livello che ha visto come momenti culmine la firma di un memorandum di cooperazione tra l’Università di Trento, l’Università de Impresa di Montevideo e alcune Università latino americane che pone le basi per l’attivazione ed un ulteriore ampliamento di una rete di cooperazione tra l’ateneo trentino e l’America latina e l’incontro avuto dal rettore dell’Università di Trento Collini con Roberto Markarian, rettore dell’Università de la Republica di Montevideo.

L’incontro ha sancito la comune volontà di siglare nei prossimi mesi un accordo che prevede lo scambio di docenti, ricercatori e studenti e lo sviluppo di collaborazioni di ricerca in selezionati ambiti di lavoro.
Fra gli impegni inanellatisi nel corso delle giornate di lavoro particolare rilievo hanno avuto gli incontri istituzionali con la ministra per l’Educazione e Cultura Maria Julia Muñoz e il vicepresidente della Repubblica e presidente del Senato Raúl Sendic.
 

 
Negli incontri si sono individuate alcune filiere di lavoro da avviare anche a seguito delle cooperazioni siglate tra Università: la collaborazione nel campo delle biotecnologie «verdi e rosse», la valorizzazione delle tecnologie e know how trentini nel campo dell’edilizia sostenibile e in legno, lo sviluppo agricolo ed il turismo rurale.
Assai proficui gli scambi legati all’economia con i vertici – presidente e direttore – di Uruguay XXI, l’agenzia governativa per la promozione economica internazionale e con Jorge Tomasi Crisci, oriundo trentino, presidente della Zona franca-Parco della Scienza di Montevideo, uno dei progetti di sviluppo e investimento in campo biomedicale di maggiore rilievo della continente sudamericano.

Particolarmente calorosa è stata quindi l’accoglienza alla delegazione da parte dei circoli trentini in Uruguay, una comunità piccola ma assai attiva e coesa e che vede tra le sue fila importanti personalità istituzionali ed economiche e figure attive nel campo della cultura e della scienza.
La missione si è rivelata proficua anche rispetto all’obiettivo di conoscere e riconoscere una risorsa preziosa come quella degli oriundi trentini per lo sviluppo internazionale del sistema Trentino e dei suoi diversi attori territoriali e contenuti di offerta.

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