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Premio Arge Alp 2014, «come possiamo garantire la pace?»

Pubblicato il bando rivolto ai giovani dai 15 ai 20 anni sul sito www.argealp.org

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La Comunità di lavoro delle Regioni Alpine indice, da diversi anni, il Premio Arge Alp.
Dallo scorso 28 giugno e fino alla fine del giugno 2014 la presidenza della Comunità fa capo al Trentino.
 
Nelle prime riunioni avvenute in Trentino alla presenza dei rappresentanti dei membri della Comunità (Länder Voralber, Tirolo e Salisburgo - Austria - , Libero Stato di Baviera - Germania - Provincia autonoma di Trento, Provincia autonoma di Bolzano e Regione Lombardia - Italia -, Cantoni Grigioni, San Gallo e Ticino - Svizzera) si è discusso del Premio Arge Alp e si è deciso di dedicarlo al tema della costruzione di pace.
La concomitanza con il centenario della Grande Guerra (che coinvolse e travolse molti Paesi europei) che ricorre appunto quest'anno, ha dato il là per promuovere un'iniziativa tesa a promuovere una cultura di pace.
 
Il bando, pubblicato sul sito www.argealp.org si rivolge a giovani dai 15 ai 20 anni: saranno loro a raccontarci, con elaborati scritti e video o altri prodotti multimediali, come si può - a distanza di 100 anni dalla devastante Prima Guerra Mondiale - garantire la pace.
Il Premio Arge Alp premierà i primi tre classificati delle due tipologie di elaborati scelti da una commissione, a insindacabile giudizio.
 
Al primo classificato (di ciascuna tipologia) sarà corrisposto il premio di 4.000,00 euro, al secondo (di ciascuna tipologia) 2.500,00 euro, al terzo (di ciascuna tipologia) 1.000,00 euro.
La premiazione degli elaborati dei vincitori avverrà in occasione della Conferenza annuale dei capi di Governo che si terrà a fine giugno in Trentino (Italia).
 
Coloro che intendono partecipare devono iscriversi sul sito www.argealp.org entro il 28 febbraio.
Entro il 18 aprile deve avvenire il caricamento degli elaborati sempre sullo stesso sito.
 
Sono quattro decenni che la Comunità di Lavoro Arge Alp promuove la cooperazione nell'arco alpino e sono trascorsi dieci decenni dalla devastante Guerra che ha cambiato la storia in Europa coinvolgendo 70 milioni di uomini in tutto il mondo, 60 milioni solo in Europa, più di 9 milioni le vittime tra i soldati e circa 7 milioni di vittime fra i civili (legate alle operazioni dirette di guerra, alle malattie, e alle carestie).
Il conflitto è costato moltissimo nei vari Paesi: in Italia, per esempio, il doppio del PIL italiano dell'epoca e ha indotto un onere finanziario che ha pesato sul bilancio dello Stato per 62 anni dalla fine della guerra e cioè fino al 1980.
 
Per tutti i popoli della Terra la pace è la premessa fondamentale per poter avere buone condizioni di vita e per costruire basi solide per il futuro.
La Grande Guerra non ha coinvolto tutti i territori europei alla stessa maniera: alcuni sono stati colpiti dall’immane tragedia che ogni evento bellico porta con sé, altri erano neutrali, altri ancora hanno subito conseguenze meno pesanti rispetto, per esempio, all’Italia o all’Austria.
 
Le guerre, i conflitti non nascono all’improvviso. Hanno origini lontane, situazioni complesse e non risolte che magari covano per lungo tempo e si palesano in tanti modi diversi.
Gli Stati europei e quelli che non appartengono all’Unione Europea come, per esempio la Svizzera, peraltro neutrale al tempo dei grandi conflitti, vivono ora in pace ma, in molti di questi Paesi, si generano situazioni di conflitti sociali che, a lungo andare, compromettono la coesione sociale e, di conseguenza, favoriscono in vari modi situazioni di conflittualità.
 
I giovani dai 15 ai 20 anni che decideranno di partecipare al premio potranno partire dalle considerazioni sopraesposte per illustrare come, in quali forme, attraverso quali strumenti si può garantire la pace.
E' auspicabile che i giovani facciano anche riferimento al progetto di pace dell'Unione Europea, alle integrazioni culturali, a quella convivenza pacifica necessaria per lo sviluppo di ogni popolo e territorio.
 
E' possibile che emerga anche il tema del lavoro come fattore di importante coesione sociale e il tema, che negli ultimi decenni ha fatto la differenza nella qualità della formazione dei giovani, della facilità di opportunità di studio - a vari livelli - nei paesi UE.
Anche l'importante cooperazione transfrontaliera delle Regioni alpine, può darsi diventi oggetto di analisi dei ragazzi.
 
Il premio Arge Alp edizione 2014 è finalizzato a valorizzare, in un continente che sta cambiando ad un ritmo sempre più veloce, le iniziative, piccole e grandi, che si propongono di educare alla Pace, di promuovere una cultura dell’integrazione dei popoli e delle culture.
Arge Alp-Comunità di lavoro delle Regioni Alpine è stata fondata il 12 ottobre 1972 a Mosern, in Tirolo, con la finalità di contribuire a risolvere problemi comuni a diverse regioni dell'arco alpino in un rapporto di buon vicinato e di mutua collaborazione.
 
Si compone attualmente dei seguenti membri: Laender Voralber, Tirolo e Salisburgo (Austria); Libero Stato di Baviera (Germania); Provincia autonoma di Trento, Provincia autonoma di Bolzano e regione Lombardia (Italia); Cantoni Grigioni, San Gallo e Ticino (Svizzera).
Mediante una collaborazione transfrontaliera, Arge Alp, affronta problemi ed esigenze comuni delle Regioni membro, intensifica la consapevolezza della comune responsabilità per lo spazio vitale nelle Alpi, promuove i contatti reciproci tra la popolazione dell'arco alpino e rafforza le posizione dei Laender, Regioni, Province autonome e Cantoni.
 
Cliccando l'immagine che segue si apre il filmato sull'Arge Alp.
 

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