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Europa, nasce l'Agenzia per la guardia costiera e di frontiera

Il nuovo ente, creato in soli nove mesi, amplia personale, fondi e competenze di Frontex

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Checkpoint Kapitan Andreevo, confine Bulgaria-Turchia, 6 ottobre 2016. Sono il luogo e la data di nascita dell'Agenzia europea per la guardia costiera e di frontiera, un nuovo ente dell'Unione europea che amplia notevolmente l'Agenzia Frontex e che è stato inaugurato da guardie bulgare e tedesche simbolicamente al confine turco, nella frontiera di terra finora più utilizzata dai flussi migratori.
Obiettivo del nuovo ente è migliorare il controllo delle frontiere esterne dell'Unione e garantire la libera circolazione nell'Area Schengen.
La guardia costiera e di frontiera europea contribuirà a gestire più efficacemente la migrazione, a rafforzare la sicurezza interna dell'Unione europea, a salvaguardare il principio della libera circolazione delle persone e a garantire una gestione solida delle frontiere esterne dell’Ue, quale responsabilità condivisa tra l’Unione e i suoi Stati membri.
Oltre gli interventi sulle frontiere di terra e di mare, il nuovo corpo farà analisi sulla situazione ai confini dell'Unione, offrirà il proprio aiuto ai paesi extra-Ue per meglio gestire le loro frontiere, parteciperà alle operazioni di ritorno in patria dei migranti irregolari.
 
 Rapidità di attuazione 
Annunciata dal Presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker nel discorso sullo stato dell’Unione pronunciato il 9 settembre 2015, il nuovo ente fa parte delle misure dell’agenda europea sulla migrazione, per rafforzare la gestione e la sicurezza delle frontiere esterne dell’Ue, perché solo l'efficacia delle loro misure di sicurezza e protezione possono rendere sostenibile lo spazio Schengen senza frontiere.
La Commissione europea ha presentato il 15 dicembre 2015 una proposta legislativa per la creazione di una guardia costiera e di frontiera europea, che è stata approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel tempo record di soli nove mesi.
 
 Strumenti e tempi 
Ampliamento di Frontex con un personale più che raddoppiato (1.000 persone).
Maggiori fondi: 281 milioni di euro nel 2017 per arrivare a 322 milioni nel 2020.
Dal 7 dicembre 2016 una riserva di 1.500 funzionari, agenti ed esperti, dei quali 125 italiani, potrà essere usata per inviare squadre d'emergenza a sostegno di una frontiera esterna sotto pressione.
Dal 7 gennaio 2017 l'Agenzia aiuterà nel coordinamento e nel finanziamento dei rimpatri di migranti irregolari, anche con voli comuni da più Paesi Ue.

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