Il partito socialista vince ancora le elezioni in Spagna
Si conferma primo partito, ma non è in grado di governare senza alleanze
Sánchez, leader del partito socialista spagnolo, ha dichiarato di aver ufficialmente vinto le elezioni in Spagna. Ma si tratta di una vittoria di Pirro perché in sostanza è solo arrivato primo. In realtà, pur restando il primo partito della Spagna, ha perso tre seggi.
Sánchez aveva voluto le elezioni anticipate proprio per ottenere la maggioranza sufficiente per governare il Paese, ma si trova costretto a legarsi con altre forze politiche, verosimilmente il Partito Popolare che ha acquisito 22 seggi in più.
Inoltre la situazione si è complicata rispetto alle elezioni dello scorso aprile perché l’estrema destra ha raddoppiato i consensi. Non che il partito di Abascal possa vagamente avvicinarsi al governo del Paese, ma è un brutto segnale per un leader socialista che aveva scommesso sulle elezioni anticipate.
Chi ha perso più voti è il partito Ciudadanos (Cittadini) che è crollato al 6% dei voti. E poiché si collocava al centro dell’arco costituzionale, si può dire che i Popolari lo hanno scalzato.
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