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La mia Africa/ 10 – Di Tiziana Tabarellli

Una bella giornata in visita da amici, dove a lavorare sono solo le donne...

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Oggi mi sono presa una bella rivincita: ho fatto 10 km a piedi per andare a far visita a una grande famiglia africana: poveri come i poreti, ma col cuore d’oro…
Mi hanno mandato una bimba a prendermi. Oggi era sabato non c’era scuola, ma pensate che ha 6 anni e che l’hanno mandata da sola. Ma qui fan tutti così.
Alle sette era qui e ci siamo incamminati lungo un sentiero con fondo sconnesso. Io facevo fatica con le scarpe alte, ma ho paura delle bisce. Naturalmente la bimba era scalza, qui non portano scarpe, al massimo ciabatte.
Dopo un’oretta siamo arrivati e l’accoglienza è stata fantastica. Mi sono venuti in contro ballando. Loro ballano con tamburi e barili… ma sono di un ritmo tale che ti fanno scappare le gambe. E difatti giù tutti a ballare le loro danze.
Poi ci siamo fatti il tè. Io avevo fatto una semplice torta di pane vecchio che sappiamo fare noi trentini, con l’uvetta che mi ero portata da casa… Non vi dico i bambini sono a migliaia che accorrono per una piccola torta...
«Muzungùù! muzungùùù!»
 
Questa famiglia è formata da una donna e sei figli con nipoti e pronipoti. Non so come fanno a riconoscerli tutti… Ma vivono tutti insieme e fanno festa anche se di problemi ne hanno tanti.
Il primo è mangiare tutti i santi giorni sukumauiki (erba verde ) e polenta (ugali). Non male, ma sempre, per 365 giorni all’anno…
Questi fanno parte della tribù di kissii, che hanno leggi così severe che non si possono nemmeno raccontare tanto sono assurde. Ma questa è la loro cultura.
Le donne lavorano dalla mattina alla sera in campagna e altri lavori pesanti, come acqua da 20 litri sulla testa e col bimbo sul collo.
Lì l’uomo fa poco. Magari lavora un po’ di pietra saponaria. Ma se lavora, alle 10 del mattino è già ubriaco di «cianà»… Non pensa alla famiglia, lui quei tre soldi che prende li spende il pomeriggio in un posto che ho visto, dove sono tutti ubriachi e con donne di poca fede.
Stanno sotto il cielo con le piante di eucalipto che fanno da parasole e giù a bere.
E con l’alcol, botte da orbi. 
Poveri figli e povere mogli che vita…
Ci sono tanti bimbi con soli stracci addosso e pieni di pidocchi 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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