Un progetto di utile integrazione sul Monte Bondone
Sergio Costa, presidente della Pro Loco: «Il progetto nasce da un territorio che ha bisogno di una mano e da un gruppo di emigranti desideroso di lavorare»
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Entusiasmo e parole di encomio per il progetto Pro Loco Pro World, presentato questa mattina in conferenza stampa dalla Pro Loco Monte Bondone.
Il progetto, che ha preso il via lunedì 4 ottobre, vede un gruppo di circa 15 richiedenti asilo coinvolti in attività di ripristino ambientale del Monte Bondone.
Un progetto che porta beneficio ad entrambe le parti coinvolte: i migranti da una parte, il territorio del Monte Bondone dall'altra.
«Il progetto è nato in modo molto semplice: da una parte, il nostro territorio, che soffre di zone di degrado, ed ha quindi necessità di interventi. Dall'altra, un gruppo di migranti ospitati presso le caserme austrungariche delle Viote, desiderosi di darsi da fare e essere occupati in qualche attività», spiega Sergio Costa, presidente della Pro Loco Monte Bondone.
In tempo brevissimo, grazie alla collaborazione con Cinformi, Croce Rossa Italiana, Consorzio Lavoro Ambiente (CLA), ATAS onlus, il progetto è stato messo in atto, e oggi coinvolge un gruppo nutrito di volontari.
I volontari saranno occupati per tutto il mese di ottobre, gestiti dai soci volontari della Pro Loco che vestono i panni di tutors.
La Pro Loco sottolinea la prontezza di intervento dei soggetti coinvolti «Tutti si sono resi immediatamente disponibili ad aiutarci. Grazie all'adesione di tutti i soggetti coinvolti siamo potuti partire in tempi rapidissimi» è il commento di Alberto Barbieri, referente del progetto per la Pro Loco.
Apprezzamenti per questa iniziativa da tutti i rappresentanti dell'amministrazione comunale presenti alla conferenza di stamattina: la Presidente del Consiglio Comunale Lucia Coppola, l'Assessora del Comune di Trento alle politiche sociali Maria Chiara Franzoia, l'Assessore del Comune di Trento al turismo Roberto Stanchina, Dario Maestranzi, consigliere comunale con delega al Monte Bondone.
La Presidente Coppola, in particolare, ha aperto la conferenza lodando le iniziative che come questa «lavorano concretamente per realizzare una vera integrazione, che non sia solo accoglienza ma dia anche dignità ai richiedenti asilo. Questa è la modalità migliore per attuare un piano di integrazione davvero efficace.»
Stanchina e Maestranzi vedono in questa iniziativa un importante segno di rinascita per il Bondone.
Un progetto che porta un messaggio positivo anche per il mondo delle Pro Loco «Con progetti come questi, le Pro Loco danno dimostrazione di essere in grado di passare dall'interesse solo locale (Pro Loco) a un interesse globale (Pro World)» (Stanchina).
Andrea Cagol di Cinformi riconosce il maggior valore di questa iniziativa nel fatto che essa sia partita dal basso «a testimonianza di una voglia condivisa dei cittadini di inclusione».
Daniele Cuomo per la Croce Rossa del Trentino definisce questo progetto una dimostrazione che «le reti di solidarietà e accoglienza del Trentino sono in grado di arrivare anche in luoghi lontani dalla città e poco raggiungibili, come sono le caserme delle Viote».
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