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Protezione civile, il campo di accoglienza in uno stadio

Formazione tecnica e teorica per l’allestimento della struttura fornita dalle Province autonome di Trento e Bolzano

Prosegue il percorso formativo per l’allestimento e la gestione del materiale donato dalle Province autonome di Trento e Bolzano alla Moldavia.
Spetterà infatti agli operatori locali il montaggio di cucina da campo, 92 tende con generatori, impianti di riscaldamento e brandine per accogliere le persone in fuga dal territorio ucraino, anche alla luce della previsione di un prossimo aumento dei flussi.
Ad Anienii Noi (35 chilometri ad est della capitale, Chi?in?u) gli 8 uomini della Protezione civile trentina e altoatesina rimasti in Moldavia - guidati dal capo missione Giovanni Giovannini - hanno incontrato un folto gruppo del personale del Dipartimento locale di protezione civile e Servizio emergenze.
Il loro comandante, colonnello Vitalie Grabiovski, ha chiesto la presenza di un referente per ogni turno - richiamando dunque anche chi avrebbe dovuto riposare questo sabato - affinché l’intera squadra acquisisse le competenze necessarie, da trasferire all’intero corpo, in vista del momento in cui il campo profughi diventerà operativo.
 
L’ipotesi è di realizzare il campo all’interno di uno stadio di calcio, in prossimità della Transnistria (regione appartenente ufficialmente alla Repubblica Moldava, la cui indipendenza non è riconosciuta dall’Onu e che i giornali russi di questi giorni indicano come controllata da Mosca).
Un sopralluogo all’interno di un campo da gioco con le stesse caratteristiche ma in un’area più vicina è stato compiuto in mattinata da Andrea Rubin Pedrazzo (Servizio prevenzione rischi della Provincia autonoma di Trento) e Markus Leimegger (responsabile protezione civile e relazioni internazionali della Croce bianca altoatesina), accompagnati dal colonnello Grabiovski.

Gli operatori provenienti dalla nostra regione hanno fornito dei consigli pratici sulla gestione dell’area - dove sono già presenti alcuni servizi - oltre che sulla dislocazione delle tende, anche sulla base della grande esperienza delle due Province autonome nella gestione di campi in situazioni di emergenza.
Gli operatori moldavi si sono informati in particolare su aspetti di natura tecnica e logistica, dagli allacciamenti alle reti idrica ed elettrica, fino alle regole da rispettare in un campo di accoglienza e alle modalità per favorire la socializzazione degli ospiti.
Nel frattempo, prosegue il viaggio di rientro in Italia della Colonna mobile con gli 11 tir che hanno trasportato i container in Moldavia, accompagnati da alcuni mezzi di supporto.
Nella giornata di domani inizierà il viaggio di rientro anche degli ultimi membri della Protezione civile trentina e altoatesina.
 
Il funzionario dell’Unità logistico operativa del Servizio prevenzione rischi Alessandro Brunialti ha gestito - con la collaborazione dei colleghi - la formazione relativa in particolare alle funzioni della cucina da campo e all’allestimento di una tenda all’interno di una struttura messa a disposizione dalla Protezione civile locale.
Ci si è concentrati dunque sull’allestimento di una delle due tipologie di tenda da campo fornite dalla Protezione civile di Trento e Bolzano (autostabili e gonfiabili).
Una tenda autostabile - con una struttura in ferro - rimarrà allestita come esempio all’intero del centro logistico.
Qui, già a partire dalla settimana prossima gli operatori moldavi avvieranno l’addestramento autonomo a gruppi per il montaggio dell’intero campo per v.
Qualora ce ne fosse necessità, il personale trentino ha assicurato la propria disponibilità ad inviare degli operatori per assicurare il corretto allestimento, dopo la necessaria valutazione delle condizioni di sicurezza.
 
A seguire, è avvenuta la consegna ufficiale del materiale, con la firma della documentazione a cura del Dipartimento di Protezione civile della presidenza del Consiglio dei ministri con il coordinatore Andrea Mazo e il colonnello Grabiovski.
«Ringrazio la squadra della Protezione civile del Trentino e dall’Alto Adige. Abbiamo apprezzato la vostra efficienza e capacità organizzativa.
«Non solo ci avete fornito una quantità di materiale che mai ci saremmo aspettati, ma grazie al vostro aiuto abbiamo acquisito le competenze necessarie per il montaggio e la gestione della struttura, di cui in futuro potremo usufruire anche in caso di altre eventuali situazioni di emergenza.
«Noi e voi, insieme, apparteniamo ad un’unica grande famiglia» – sono state le parole del comandante del Dipartimento di protezione civile, Grabiovski.

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