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L’Ordine delle confraternite trentine incontra l’Ucraina

Il 7 maggio in una cena di beneficenza al «Mas dela Fam» di Ravina si metteranno a confronto il piatto ucraino «borscht» con i piatti della tradizione trentina

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Il «borscht», fatto con barbabietole rosse, panna acida, cappucci, patate, carote, cipolla, fagioli e carne.
 
Attorno alla tavola, la cucina trentina incontra la cucina ucraina, in una serata che è molto di più di una semplice cena gastronomica, ma un’occasione per intrecciare sapori, gusti, cultura e solidarietà.
La proposta arriva dall’Ordine delle Confraternite Trentine con l’associazione Rasom che in questo ultimo periodo è stata impegnata in prima linea per mandare aiuti di vario genere in terra ucraina.
L’Associazione, nata con finalità culturali, ha da sempre avuto lo scopo di promuovere la cultura ucraina in tutto il Trentino, collaborando anche con il consolato ucraino a Milano.

Rasom è un termine ucraino che tradotto in lingua italiana significa «insieme».
Un concetto che sta molto a cuore all’Ordine delle Confraternite soprattutto in questo momento particolare in cui, dopo la pandemia, l’idea di ritrovarsi e di poter fare qualcosa insieme assume un significato ancora più particolare.
La cena solidale è fissata per sabato 7 maggio alle ore 20 presso il ristorante Mas dela Fam (Ravina) e sarà possibile partecipare su prenotazione.
Ma questa proposta diventa anche un evento che guarda al futuro, dal momento che potrebbe essere replicata anche in altri luoghi.
 
«Facciamo un appello dicendo che siamo disponibili a portare questa iniziativa anche in altri posti – fanno sapere dall’Ordine della Confraternita - ci basta solo avere a disposizione il vettovagliamento e con i nostri confratelli ci mettiamo a disposizione per preparare e servire questa cena.»
La cena si aprirà con un piatto tipico ucraino, il «borscht», fatto con barbabietole rosse, panna acida, cappucci, patate, carote, cipolla, fagioli e carne. Il tutto cucinato in un brodo di carne di maiale.

A seguire verrà servita la polenta di patate, in abbinamento al tonco de pontesel e al stofiss dei frati.
Per concludere poi ci sarà la polenta con le noci del Bleggio con formaggio Crucolo.
Come dolce si potrà provare la delicatezza del «chernec», fatto con una base di pasta di cacao e farcito con ricotta.
Le varie Confraternite presenteranno dunque i loro piatti tradizionali mentre i cuochi dell’associazione Rasom non a caso hanno scelto il borscht come primo piatto.
 
«Si tratta di un piatto molto diffuso in Ucraina – spiegano dall’associazione Rasom – che in questo periodo di guerra ha assunto un significato particolare, grazie allo chef Evgen Klopotenko che ha lanciato l’appello che sta spopolando sui social: «#MAKEBORSCHT, NOT WAR», chiedendo così a tutti di «fare il borsht e non la guerra».
Un piatto simbolico dunque, che da subito ha convinto gli amici dell’Ordine delle Confraternite, i quali hanno visto in questa pietanza delle similitudini con le loro proposte gastronomiche, tutte provenienti dalla tradizione contadina e soprattutto da una cucina povera, come nel caso della celebre zuppa ucraina.
La Cantina Cavit metterà a disposizione i suoi migliori vini, aderendo con entusiasmo all’evento, mentre i formaggi provengono dal rifugio Crucolo in Valsugana.

Durante la serata verranno proiettate e raccontate dalla viva voce dei protagonisti delle immagini che raccontano il viaggio fatto dai vigili volontari di Rovereto con la Protezione Civile della Provincia in terra Ucraina.
Il prezzo della cena sarà di 35 euro (offerta minima) con un calice di Altemasi.
Tutto il ricavato verrà versato su un fondo ucraino chiamato «World Central Kitchen», che ha come obiettivo quello di sfare le persone nelle varie città colpite dalla guerra, acquistando per quanto possibile, materie prime presenti sul territorio.

Per prenotazione è possibile rivolgersi al Mas dela Fam, al N. 0461 349114.
Il numero funziona anche su WhatsApp.

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