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Festival dell’Economia 2011: «I confini della libertà economica»/ 1

Presentata oggi la 5ª edizione del Festival dell'Economia (2-5 giugno)

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L'editore G. Laterza, T. Boeri, I. Cipolleta, il preside di Economia P. Collini, L. Maestri e A. Olivi.

È stato presentato oggi in sala stampa della provincia il tema della quinta edizione del Festival dell'Economia, la fortunata iniziativa della Provincia autonoma di Trento, che già conta i suoi emulatori un po' in tutta Europa.
Si svolgerà a Trento dal 2 al 5 giugno e avrà per titolo «I confini della libertà economica», un tema facile da capire, anche se i relatori hanno voluto dare diverse interpretazioni.

Tra queste, la più singolare è stata quella dello stesso Boeri, direttore scientifico del festival, che ha rilevato una stretta connessione tra la città di Trento e il concetto di «confine», più geografico che concettuale.
In realtà, però, l'aspetto geografico sarà portante per tutto ciò che riguarda le economie emergenti come la Cina e l'India.

Come vuole la tradizione, tuttavia, a dare l'impronta del Festival sarà l'adesione che avrà da parte dei relatori invitati e da come questi intenderanno svolgere i temi di propria pertinenza.
I nomi dei partecipanti verranno comunicati solo alla conferenza stampa di Milano, anche se ci sono già le prime adesioni.
Tra questi non ci sono nomi di politici, «per la semplice ragione - hanno detto i presentatori - che non siamo in grado di dire che governo ci sarà da qui alla prossima primavera».

«La crisi - ha detto Tito Boeri, parlando dei contenuti - ha ridisegnato i confini fra pubblico e privato, dunque i confini della libertà economica. L'intervento di Obama per salvare Gm e Chrysler è paradigmatico di questo cambiamento epocale.
«L'Economist all'epoca titolava: 'GM ha un nuovo boss, ma è Barack Obama ad avere veramente il controllo'. I salvataggi bancari hanno statalizzato imprese con un patrimonio pari al prodotto interno di interi paesi. Stiamo tornando al vecchio capitalismo di Stato del Dopoguerra o è qualcosa di diverso?»

«Nella crisi si è infranto un tabù - ha proseguito il direttore scientifico, - quello degli economisti che non vogliono più sentir parlare di protezionismo. Al Festival avremmo economisti di grande fama che peroreranno la causa del protezionismo.»

!Nell'evoluzione dei confini fra pubblico e privato - ha aggiunto Boeri - molto dipenderà anche da come verranno riscritte le regole dei mercati, a partire da quelli finanziari. Davvero la lunga transizione verso Basilea 3 imporrà forti riduzioni nell'accesso al credito delle imprese o solo una riduzione nella redditività (ed espansionismo) delle banche?»

La Provincia, quest'anno investirà 850.000 euro, contro il milione dello scorso anno.
Il Comune di Trento ha confermato i 150.000 degli anni precedenti.
Il resto verrà conferito dagli sponsor, anche se al momento non si conosce ancora l'ammontare complessivo.
Come si sa, l'investimento è ampiamente ripagato dal ritorno in termini di immagine che la kermesse genera. I contatti generati dai media e il livello di somministrazione sono assolutamente congruenti.
Atteso che riducendo la spesa i contatti rimangono costanti, la Provincia ha potuto ridurre tranquillamente l'ammontare.

Tramite questo link, l'intervista esclusiva rilasciata al nostro giornale da Tito Boeri.

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