Trento Film Festival, cento film per ripartire
Il manifesto della 68ª edizione è firmato dall’artista trentino Albino Rossi
Credit photo Michele Purin.
La 68ª edizione del Trento Film Festival si annuncia speciale non solo per le date, con lo slittamento dall’abituale settimana primaverile al 27 agosto - 2 settembre, ma anche nel formato ibrido, che per la prima volta prevede la presentazione del ricco programma cinematografico sia in città e in altri centri della provincia (con modalità in via di definizione, in base all’aggiornamento delle normative) che in streaming in tutta Italia.
Sono circa cento i film selezionati, tra oltre 600 iscritti, di cui 26 in anteprima mondiale e 37 in anteprima italiana distribuiti nelle diverse sezioni del festival (Concorso, Terre Alte, Alp&Ism, Orizzonti vicini, Muse.Doc, Destinazione).
La giuria internazionale che assegnerà la Genziano d’Oro e la Genziana d’Argento della 68ª edizione è composta da Carlos Casas (regista e artista spagnolo), Matteo Della Bordella (alpinista italiano), Carmen Gray (giornalista e critica cinematografica neozelandese), Gustav Hofer (filmmaker e reporter italiano) e Salomé Jashi (regista georgiana).
In allegato il manifesto della 68ª edizione firmato dall’artista trentino Albino Rossi, che ha proposto il titolo dell'opera: «Un bosco per non dimenticare.»
Un bosco ferito, ma pronto a ripartire e rinascere dalla sua sofferenza.
«Entrare dentro la natura per agire con consapevolezza» commenta il Presidente Mauro Leveghi a proposito dell’immagine.
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