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L’insostituibile binomio formato dall'uomo e il cane da ricerca

Esercitazione congiunta delle unità cinofile del soccorso alpino e speleologico trentino, della scuola provinciale cani da ricerca e catastrofe e della Croce Rossa

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Domenica 21 giugno si è svolta un'esercitazione congiunta delle Unità Cinofile del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino, della Scuola Provinciale Cani da Ricerca e Catastrofe e della Croce Rossa.
Per la prima volta, tutte le Unità Cinofile che operano nell'ambito della Protezione civile trentina hanno lavorato insieme per prepararsi al meglio qualora venissero chiamate a collaborare in un intervento di ricerca di persone disperse e per condividere buone pratiche nella formazione e nell'addestramento delle Unità Cinofile.
 
«Nonostante il progresso della tecnologia – spiega il coordinatore delle Unità Cinofile del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino Walter Cainelli – l'insostituibile binomio uomo-cane è spesso l'elemento chiave in grado di risolvere positivamente interventi di soccorso che implicano la ricerca di persone disperse in ambiente impervio e urbano (mantrailing), oppure travolte da valanghe o macerie, nel caso di eventi calamitosi.
«Per ottimizzare le risorse a disposizione e i tempi nella ricerca è fondamentale un buon lavoro di squadra. Occasioni come questa, in cui le Unità Cinofile di diversi enti si esercitano fianco a fianco, sono molto preziose perché ci consentono di migliorare l'organizzazione dell'attività operativa per essere sempre più efficaci durante gli interventi.»
 
Nel corso della giornata del 21 giugno è stato simulato un evento di ricerca in superficie di diverse persone disperse. Così come avviene in un normale intervento in ambiente impervio, è stata predisposta una base operativa dove i Tecnici di Ricerca del Soccorso Alpino si sono occupati di gestire e di coordinare le operazioni, curando la strategia, la logistica e le comunicazioni.
Con l'ausilio di strumentazione Gps ad ogni Unità Cinofila è stata assegnata un'area da perlustrare.
Al termine di ogni perlustrazione, l'Unità Cinofila consegnava alla base operativa la traccia Gps dell'area battuta in modo da escludere mano a mano le porzioni di territorio bonificate e focalizzarsi sulle altre, fino al ritrovamento di tutti i dispersi.

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