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Dibattito fondamentale sul Recovery fund

Il presidente della regione Friuli Venezia Giulia interviene sulla mancata partecipazione delle Regioni «alla programmazione delle risorse del piano per la ripresa»

Il presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, interviene sulla mancata partecipazione delle Regioni «alla programmazione delle risorse del piano per la ripresa europea Next generation Eu».
«Non è accettabile – evidenzia Fedriga – che nell'ambito della programmazione per gli interventi del Recovery Fund il Governo stia coinvolgendo le articolazioni dello Stato escludendo di fatto le Regioni, e con esse i territori.»
 
Per Fedriga sono tre le questioni fondamentali da approfondire con il Governo:
1) «La prima è relativa alla necessità che la stessa Autorità centrale quantifichi l'entità delle risorse da destinare ai progetti proposti dalle Regioni.»
2) «In secondo luogo, va prevista l'inclusione dell'Istituzione regionale nei processi di programmazione anche quando essi riguardano in primo luogo altri Enti statali.»
3) «È necessario il coinvolgimento delle Regioni nei progetti di valenza nazionale che verranno individuati. In tal senso la stessa Conferenza si configura come il soggetto istituzionale attraverso il quale i territori possono assolvere a questa importante funzione.»
 
Mentre il vicepresidente della Regione siciliana e assessore all'Economia, Gaetano Armao, è intervenuto per sottolineare la necessità che nella redazione dei Recovery plan gli Stati membri pongano la massima attenzione alle questioni dell'insularità.
«E ciò vuol dire per l'Italia l'inserimento prioritario del Ponte sullo Stretto di Messina tra i progetti strategici, – dice Armao. – Parimenti urgente è il riconoscimento del ruolo centrale che le Regioni debbono avere nella programmazione delle risorse stanziate nell'ambito dei progetti relativi al Next generation Eu.
«Dopo la pubblicazione delle scarne linee guida – aggiunge Armao – si attendono ancora le matrici per definire gli investimenti da pare del Governo centrale che sembra, finora, voler procedere senza uno strutturale coinvolgimento delle Regioni.»

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